Confindustria Catania, riflettori sull’autotrasporto

Confindustria Catania, riflettori sull’autotrasporto

CATANIA – Risorse strutturali per 250 milioni di euro all’anno e nuove regole orientate alla semplificazione e alla liberalizzazione dei contratti. Ma anche nuovi adempimenti e responsabilità a carico di committenti e vettori per contrastare pratiche scorrette e lavoro irregolare: sono questi alcuni punti cardine della nuova disciplina che dall’1 gennaio, con l’entrata in vigore della legge 190/2014, regolano il settore dell’autotrasporto e della connessa filiera logistica. A fare il punto sulle principali innovazioni che stanno interessando il comparto, il seminario “Le novità dell’autotrasporto. Dal superamento dei costi minimi ad un nuovo modello di filiera logistica”, svoltosi oggi nella sede di Confindustria Catania, promosso in collaborazione con Anita, l’associazione nazionale delle imprese di autotrasporto merci e logistica aderente a Confindustria.

La legge di stabilità 2015 ha introdotto grandi cambiamenti per il settore dell’autotrasporto, come per esempio i rapporti all’interno della filiera, il superamento dei costi minimi e l’eliminazione della scheda di trasporto – ha osservato il segretario generale di Anita, Giuseppina Della Pepa -. Novità di assoluto rilievo che ci hanno indotto a dare inizio ad un ciclo di seminari che sta riscontrando ampia partecipazione delle imprese dalle quali proviene la richiesta di replicare gli incontri“.

Una opportunità che anche Catania ha voluto cogliere – come ha sottolineato il presidente degli imprenditori etnei, Domenico Bonaccorsi di Reburdone – per dare alle imprese “strumenti di conoscenza importanti nel momento in cui la globalizzazione del mercato sta incidendo profondamente nelle dinamiche del settore“.

In Sicilia – ha dichiarato Angelo Di Martino, presidente della sezione Trasporti di Confindustria Catania il comparto conta circa 7mila operatori. La liberalizzazione di prezzi e condizioni del trasporto, pur tenendo conto dei principi di adeguatezza in materia di sicurezza stradale e sociale che richiede la legge, va nella direzione da sempre auspicata e aiuta la competitività delle imprese. Ma servono controlli serrati verso chi opera non rispettando le regole, sfruttando i vantaggi della delocalizzazione verso paesi esteri e mette fuori dal mercato le aziende che invece continuano ad investire nel territorio“.

I dettagli tecnici delle norme sono stati illustrati anche da Giacomo Salvagno, esperto del settore legale di Anita: tra le altre novità di rilievo figura l’onere per il committente di verificare, preliminarmente alla stipulazione del contratto, la regolarità retributiva, previdenziale e assicurativa del vettore, essendo altrimenti obbligato, per tali adempimenti, a risponderne in solido con il vettore.