Coronavirus, Natale e Capodanno 2020: mascherine in casa e rischio zona rossa, tanti dubbi e poche certezze

Coronavirus, Natale e Capodanno 2020: mascherine in casa e rischio zona rossa, tanti dubbi e poche certezze

ITALIA – L’intera nazione è in attesa delle misure restrittive anti-Covid che rimarranno in vigore per le Feste: l’Italia andrà o no in zona rossa? Si potrà vedere la famiglia? Come bisogna comportarsi a Natale e Capodanno con il Coronavirus, che ha distrutto i piani precedenti e le solite tradizioni?

Le certezze sono ancora troppo poche, ma “il tempo stringe” e le risposte sul nuovo Dpcm dovrebbero arrivare già nelle prossime ore. Mentre in Italia si valuta se dichiarare il territorio nazionale “zona rossa” almeno nei giorni festivi o se proporre una chiusura simile a quella decisa in Germania per evitare la terza ondata prevista a gennaio-febbraio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un appello alla responsabilità in vista delle Feste.

Natale e Capodanno con il Coronavirus: l’appello dell’OMS

L’OMS ha giocato un ruolo fondamentale dall’inizio della pandemia, chiedendo costantemente attenzione e allerta sempre alta nei confronti di un virus che rimane contagioso e preoccupante. Non fa eccezione il periodo delle Feste.

L’appello della World Health Organization, infatti, è quello di non abbassare la guardia durante gli appuntamenti con i parenti e amici (per quanto limitati dalle norme in vigore) in occasione di Natale e Capodanno. Distanza di sicurezza e mascherine dovranno accompagnare tutti i partecipanti alle riunioni in casa, nessuno escluso.

Solo così sarà possibile evitare di trasformare un momento piacevole dell’anno in un focolaio. Prudenza sarà la parola chiave di queste Feste.

Feste e Covid, dagli spostamenti ai ristoranti: cosa accadrà in Italia?

Per quanto riguarda le scelte che verranno attuate in Italia per contrastare l’aumento dei contagi, al momento si sa ben poco.

Nel Dpcm dello scorso 3 dicembre erano state fornite le prime linee guida: ristoranti aperti ma massimo 4 persone a tavola, nessuno spostamento tra Comuni nei giorni 25 dicembre, 26 dicembre e 1 gennaio e uscite consentite solo per motivi di necessità nei soli giorni di festa. Qualche giorno dopo era giunta l’indiscrezione sulla possibile apertura del Governo agli spostamenti tra piccoli Comuni, ma niente è stato mai confermato. I dubbi sull’efficacia di una tale proposta in termini di salute pubblica sono emersi anche a causa degli assembramenti registrati per le strade di tutta Italia nel corso dello scorso fine settimana.

Sempre più in bilico, invece, la posizione delle attività di ristorazione, che potrebbero dover rimanere chiusi nei giorni di festa.

Al momento, in un periodo in cui i contagi sembrano in calo ma i decessi continuano a rimanere troppo alti, sono ancora in discussione le norme relative agli incontri tra congiunti. Quel che è certo è che non ci saranno cenoni (il coprifuoco, infatti, rimarrà fissato alle ore 22) e, secondo quanto confermato dalla Cei, nemmeno messe di Mezzanotte.

Nei giorni dedicati alle feste religiose, però, sarà possibile andare a messa (in Chiesa gli ingressi saranno regolati e si dovranno comunque rispettare le norme sul distanziamento).

Ulteriori dubbi verranno chiariti nelle prossime ore dalle autorità locali e nazionali.

Fonte immagine: Metropolitan Magazine