Giro di mazzette nella sanità palermitana: ai domiciliari Vincenzo Li Calzi

Giro di mazzette nella sanità palermitana: ai domiciliari Vincenzo Li Calzi

CANICATTÌ – I miltiari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno arrestato Vincenzo Li Calzi, 45 anni, di Canicattì, nell’Agrigentino. L’accusa mossa nei suoi confronti è quella di corruzione aggravata nell’ambito dell’inchiesta Sorella Sanità, che lo scorso mese di maggio aveva visto 10 arresti disposti dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo per diversi reati riguardanti un giro di mazzette all’interno della sanità palermitana.

Dopo il rinvio a giudizio di Antonio Candela e l’annullamento dell’arresto per Carmelo Pullara, Li Calzi è stato arrestato in quanto ritenuto braccio destro del faccendiere Salvatore Manganaro.

In un primo momento il giudice per le indagini preliminari non aveva disposto alcuna misura cautelare nei confronti di Li Calzi perché gli elementi investigativi raccolti non erano stati considerati sufficienti a confermare l’ipotesi accusatoria nei suoi confronti.

Adesso per lui sono stati disposti da parte del Tribunale del Riesame gli arresti domiciliari in concorso anche con l’ex manager dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani, oltre che con Manganaro e con altre due persone. La sua funzione sarebbe stata quella di contabile per le tangenti per conto di Manganaro nell’ambito dell’aggiudicazione di due gare d’appalto riguardanti la manutenzione di apparecchiature elettromedicali.

Fonte immagine gdf.gov.it