Succede a Catania e provincia: 11 dicembre MATTINA

Succede a Catania e provincia: 11 dicembre MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dalla polizia a Catania e provincia per la giornata di oggi 11 dicembre 2020:

  • nell’ambito dell’attività volta al rintraccio di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi, la Polizia di Stato ha eseguito ordini di esecuzione per la carcerazione disposti dall’autorità giudiziaria. In particolare, personale della Squadra Mobile – Squadra “Catturandi” ha arrestato: C.A. (di 40 anni), pregiudicato destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data 4 dicembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di anni 5 di reclusione per il reato di furto aggravato in concorso e N.G. (di 33 anni), pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data 4 dicembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di anni 3 di reclusione per il reato di furto aggravato in concorso. I provvedimenti in questione sono conseguenti alla condanna per furto in abitazione aggravato in concorso consumato nel comune di Riposto nel mese di aprile 2013. I predetti, dopo aver prelevato da un’autovettura in sosta le chiavi di casa e la carta di circolazione riportante i dati anagrafici della vittima, hanno reso inutilizzabile il veicolo sgonfiando i pneumatici, per poi recarsi presso l’abitazione dove hanno consumato il furto di gioielli, oggetti di valore e denaro;

 

  • agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, hanno denunciato per evasione un uomo, A.R., di 41 anni, con precedenti penali, residente ad Adrano. Gli operatori di polizia, nel corso del loro servizio di controllo del territorio, da qualche settimana incrementato al fine di assicurare il rispetto delle norme in materia di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sorpreso l’odierno indagato fuori dalla propria abitazione, dove era stato ammesso alla detenzione domiciliare, non preoccupandosi del fatto che egli non potesse uscire dal proprio domicilio senza aver ottenuto preventivamente la prescritta autorizzazione. Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone aveva concesso ad A.R. la possibilità di scontare in regime di detenzione domiciliare la pena di tre anni, 1 mese e 29 giorni di reclusione, e 800 euro di multa, risultante da un provvedimento di determinazione di pene concorrenti emesso dalla stessa Procura. Avvedutisi di quanto stesse accadendo gli agenti, previa informazione sul diritto di difesa, hanno proceduto all’immediata denuncia dell’uomo all’autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori controlli condotti dalla Polizia di Stato nel territorio del comune di Adrano, mirati a dare applicazione al decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri il 3 dicembre scorso in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19;

 

  • nei giorni scorsi l’Ufficio Immigrazione ha indagato in stato di libertà, per danneggiamento, resistenza e rifiuto di fornire le generalità a Pubblico Ufficiale, il cittadino nigeriano A.S. di 27 anni, il quale proveniente dalla provincia di Ravenna ove aveva ottenuto un permesso di soggiorno per richiesta asilo scaduto di validità, intendeva trasferirsi in questa provincia per richiedere il rinnovo. Lo stesso, invitato dall’operatore di polizia di distanziarsi dagli agli altri utenti, in ossequio alle note disposizione ministeriali per il contenimento dell’emergenza epidemiologica in atto, si è rifiutato di adempiere e ha sferrato un calcio alla porta d’ingresso della sala d’aspetto provocandone la lesione del vetro. Inoltre si è rifiutato di indicare le proprie generalità nel momento in cui ha compreso che si sarebbe proceduto penalmente nei suoi confronti. Per quanto sopra, lo straniero è stato fotosegnalato e denunciato per i reati ricordati. Considerando che il medesimo non aveva ancora alcun interesse lavorativo e affettivo nella provincia di Catania, il Questore ha irrogato nei suoi confronti la misura di prevenzione personale del rimpatrio con foglio di via obbligatorio per la durata di 3 anni, ordinando allo stesso di fare immediato rientro nella provincia romagnola indicata;

 

  • nel tardo pomeriggio di ieri personale della squadra Amministrativa del commissariato Nesima, durante il servizio di controllo del territorio per la verifica del rispetto della normativa anti-Covid prevista dal Dpcm del 3 dicembre, transitando in via Stoppani, ha constatato la presenza di un cospicuo numero di persone, tutte indossanti le mascherine e rispettose del dovuto distanziamento sociale, sostare all’esterno di un esercizio commerciale per la cura della persona. Estendendo il controllo all’interno del locale è stato, invece, riscontrato che il titolare aveva consentito l’ingresso ad un numero superiore di persone a quello stabilito dal recente DPCM. Di conseguenza gli agenti operanti unitamente agli equipaggi di due volanti del locale U.P.G.S.P., di cui era stato richiesto l’ausilio, hanno identificato tutti i presenti, e hanno contestato al proprietario del negozio il pluripregiudicato V.L., di 44 anni, la violazione rilevata procedendo, inoltre, alla prevista chiusura dell’esercizio per 5 giorni;

 

  • nella giornata del 9 dicembre, è stata espletata una attività, rientrante nell’ambito delle campagne così definite ad “alto impatto” promosse dalla Polizia di Stato, finalizzata in particolare al potenziamento dei controlli di legalità nello specifico settore del trasporto di merci pericolose sulle principali arterie della nostra provincia. Sotto l’egida e in adesione ai protocolli adottati dal Ministero dell’Interno, il Compartimento Polizia Stradale per la “Sicilia Orientale” ha stabilito un programma di controlli massivi di volta in volta diretti a diverse tipologie di infrazioni, scelte tra quelle più comuni e pericolose per la sicurezza stradale. In particolare, 4 pattuglie della Sezione Polizia Stradale di Catania hanno svolto una incisiva attività di polizia ai caselli autostradali di Giarre e di San Gregorio, diretta specificamente alle autocisterne trasportanti liquidi infiammabili o comunque sostanze pericolose. La presenza in Regione di importanti raffinerie, il cui prodotto viene principalmente trasportato su strada da numerose autocisterne, impone infatti una particolare attenzione da parte della polizia stradale. Per tale motivo, questi controlli, mirati al rispetto della complessa normativa internazionale sul trasporto di merci pericolose denominata ADR, devono essere programmati con frequenza e svolti con elevata professionalità da parte degli uomini della polizia stradale, specie sulle principali arterie di comunicazione. L’attività posta in essere dalle pattuglie, nonostante la copiosa pioggia caduta nella mattinata, è consistita in particolare nel controllo di ben 18 autoveicoli, principalmente grosse autocisterne trasportanti carburanti; numerose le infrazioni di vario tipo sono state accertate: 4 in particolare quelle più gravi a carico di altrettante autocisterne, per violazioni della specifica normativa attinente la sicurezza del trasporto su strada delle merci pericolose, con pesanti multe comminate sia ai conducenti sia alle ditte proprietarie dei veicoli. Nell’occasione della campagna europea Roadpol denominata ALCOHOL & DRUGS, cui anche la Polstrada di Catania ha aderito, sono state inoltre attentamente verificate le condizioni psicofisiche di tutti i conducenti fermati. A tal proposito, si ricorda che questa particolare tipologia di controlli, normalmente svolti dalla polizia stradale, che prevede l’impiego massiccio di precursori ed etilometri, è stata ulteriormente rafforzata nella settimana in corso, dedicata in tutta Europa alla prevenzione e repressione dell’abuso di alcool e dell’uso di droga da parte dei conducenti di qualsiasi veicolo circolante sulle strade, anche da parte dei ciclisti che devono essere assolutamente sobri alla guida, come tutti gli altri;

 

  • continua incessante l’azione di contrasto della Questura di Catania, in perfetta sinergia con le altre forze di polizia impegnate in tale attività inclusa la polizia locale del Comune di Catania, all’odioso fenomeno dei parcheggiatori abusivi attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti che la legge consente di attuare ovvero dell’Avviso Orale, sia semplice che aggravato, del D.A.C.Ur. (Divieto di Accesso a determinate aree dei Centri Urbani) fino alla revoca del Reddito di Cittadinanza. Infatti, alle 6 revoche dei giorni scorsi, se ne aggiunge un’altra che riguarda la decadenza di tale diritto emessa dall’I.N.P.S. nei confronti di M.G. di 42 anni, altro irriducibile parcheggiatore abusivo che esercitava l’attività illecita in piazza San Francesco d’Assisi, destinatario, tra il 2019 ed il 2020, di ben 9 sanzioni per esercizio di attività di parcheggiatore non autorizzata e di una denuncia all’autorità giudiziaria per la reiterazione di tale attività. Il medesimo, inoltre, è stato denunciato dalla polizia locale del Comune di Catania per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.