“Rivoluzione alimentare”, la carne coltivata in laboratorio arriva sul mercato: a Singapore la prima approvazione

“Rivoluzione alimentare”, la carne coltivata in laboratorio arriva sul mercato: a Singapore la prima approvazione

SINGAPORE – La tecnologia prosegue il suo processo evolutivo e lo fa interessando tutti gli ambiti, persino i più impensabili. Anche ciò che arriva nelle nostre tavole potrebbe essere frutto di innovazioni, di creazioni in laboratorio. A tal proposito, presto potrebbe essere annunciata ufficialmente l’era della carne coltivata.

Ebbene sì, polli e carni di tutte le tipologie stanno iniziando a essere prodotti direttamente nei laboratori, tuttavia in percentuale sarebbero ancora pochi i centri che hanno già adottato il nuovo sistema. Potrebbe trattarsi di una svolta che fa peraltro sorridere gli ambientalisti, se si pensa che la nuova tecnica eviterebbe di uccidere animali e ridurrebbe l’impatto ambientale.

Sul fronte economico persisterebbero dubbi circa i possibili costi. A tale manovra ci sono anche molte persone che si oppongono rifiutando l’idea che il cibo possa essere prodotto artificialmente e non segua il processo naturale. Sebbene questa “rivoluzione alimentare” sembri ancora lontana, in realtà c’è chi a breve potrà davvero mangiare a casa le creazioni del laboratorio.

È notizia di una settimana fa l’arrivo delle coltivazioni artificiali sul mercato e la prima a sperimentarle sarà Singapore. Un passo che segna la storia: la prima volta che la carne sintetica e, in questo caso, il pollo coltivato in laboratorio potrà essere gustato dalla gente.

La start-up californiana Eat Just ha affermato che ci troviamo di fronte alla “prima approvazione normativa al mondo” e ha ricevuto il via libera da parte delle autorità per vendere, in primis nei ristoranti, i cosiddetti nuggets di pollo. Questi ultimi sono stati creati prelevando ed elaborando delle cellule derivanti dal tessuto animale.

Essendo una grande novità pare che i prezzi siano molto alti ma si starebbe già lavorando per consentire l’acquisto a costi limitati e arrivare a un costo inferiore ai 300mila dollari del primo hamburger sintetico, presentato nel 2013. La stessa azienda starebbe pensando di espandersi pian piano, partendo dal mercato di nicchia fino alla distribuzione a livello mondiale.

Un cambiamento che suscita inevitabilmente curiosità e che potrebbe avere un forte impatto anche sulle grandi catene di fast food. Tra queste la Kentucky Fried Chicken, nota come KFC, nelle scorse settimane avrebbe rivelato il proprio interesse a intraprendere la vendita di pollo sintetico fritto.

Tra le più grandi preoccupazioni della gente ne spicca una in particolare: la carne sintetica avrà lo stesso sapore?

Fonte foto: Pixabay.com