Estorsione aggravata dal metodo mafioso, il Tribunale ci “ripensa” e cambia le misure per Massimiliano Munafò

Estorsione aggravata dal metodo mafioso, il Tribunale ci “ripensa” e cambia le misure per Massimiliano Munafò

MESSINA – Quest’oggi i carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del Tribunale del Riesame che ha ripristinato la custodia cautelare in carcere per il barcellonese Massimiliano Munafò.

L’uomo, già  destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare era stato raggiunto da un nuovo provvedimento restrittivo il 28 febbraio 2020 nell’ambito dell’operazioneDinastia, condotta dai militari dell’Arma sotto il coordinamento della D.D.A. di Messina, che aveva portato, complessivamente, all’arresto di 59 persone ritenute responsabili – a vario titolo – dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, violenza e minaccia.

In tale contesto, all’indagato era stato contestato il delitto di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il 20 marzo 2020 il Tribunale di Messina aveva sostituito la misura della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari ma il Tribunale del Riesame, accogliendo il ricorso della Procura, ha ritenuto che – considerata la gravità dei fatti contestati e la sanzione applicabile all’esito del giudizio, all’uomo dovesse essere applicata la misura del massimo rigore.

Immagine di repertorio