Estorsione, rapina e prostituzione. Cinque misure cautelari dei carabinieri: scoperchiata organizzazione criminale

Estorsione, rapina e prostituzione. Cinque misure cautelari dei carabinieri: scoperchiata organizzazione criminale

TROINA – Questa mattina, nel comune di Troina, in provincia di Enna, i carabinieri della compagnia di Nicosia hanno dato esecuzione a cinque misure cautelari, di cui quattro in carcere e un obbligo di presentazione alla P.G., emesse dall’Ufficio GIP del Tribunale di Enna, su richiesta della Procura della Repubblica di Enna a carico di altrettanti soggetti, ritenuti a vario titolo responsabili, dei delitti di estorsione, rapina e sfruttamento della prostituzione.

Tali provvedimenti scaturiscono dall’attività investigativa condotta dai militari tra il luglio 2020 e il settembre 2020, che ha consentito di acclarare l’esistenza e l’operatività di una vera e propria organizzazione, composta da cinque soggetti, di cui tre di nazionalità rumena, un uomo e due donne, i quali attraverso un preciso modus operandi, si rendevano responsabili a vario titolo dei reati di estorsione, rapina e sfruttamento della prostituzione.

L’attività illecita è stata possibile portarla alla luce anche grazie alla denuncia della vittima, la quale stanca delle angherie subite si è rivolta ai carabinieri. In particolare, si sono potute accertare le condotte illecite poste in essere dagli indagati attraverso una serie di minacce e intimidazioni nei confronti di un uomo ultrasessantacinquenne, residente nel centro di Troina, allo scopo di limitare la sua volontà e di estorcergli svariate somme di denaro per un totale di circa 23.000 euro.

All’interno della banda, con a capo un cittadino rumeno 39enne, vi era una precisa ripartizione dei compiti: due degli indagati erano incaricati di procacciare possibili clienti anche nelle aree rurali di Troina che successivamente venivano messi in contatto con le due donne rumene. Quest’ultime dopo aver consumato un primo rapporto, attraverso continue minacce e pressioni psicologiche hanno estorto ingenti somme di denaro.

In un’occasione si sono resi responsabili anche del reato di rapina impropria poiché durante uno degli incontri tra la vittima e una delle donne gli sottraevano dietro minaccia la somma di 600 euro. Sono in corso ulteriori accertamenti allo scopo di verificare l’esistenza di altri clienti-vittime.