Coronavirus, basta un positivo a casa per infettare metà dei familiari: i risultati di uno studio

Coronavirus, basta un positivo a casa per infettare metà dei familiari: i risultati di uno studio

Il Coronavirus non è per nulla selettivo e colpisce chiunque, persone comuni, vip, personaggi del mondo del calcio e dello spettacolo. Il rischio maggiore, però, sarebbe tra le mura domestiche, in quanto è difficile mantenere le distanze di sicurezza o attuare i protocolli.

Uno studio dei Centers of Disease Control and Prevention (CDC) americani ha evidenziato che basta un contagiato in famiglia per infettare circa la metà degli altri parenti. In questo quadro, gli adulti avrebbero una probabilità maggiore di contrarre e diffondere il virus rispetto ai bambini, sebbene anche tra i più piccoli è allarme per l’aumento dei casi. Tanto è vero che i pediatri avrebbero consigliato di non sbaciucchiare i neonati per non essere veicoli di contagio.

L’analisi dei pazienti “indice”

La ricerca ha analizzato i pazienti cosiddetti “indice”, pazienti iniziali con contagio confermato a Nashville, nel Tennessee e Marshfield, nel Wisconsin, a partire da aprile 2020. Sia loro che i familiari hanno fornito ai ricercatori l’esito dei tamponi nasali e campioni di saliva per 14 giorni.

Tutti e 191 i familiari dei 101 pazienti hanno comunicato di non avere sintomi all’inizio, poi 102 di loro sono stati contagiati. Il 69% dei parenti ha riferito di aver trascorso 4 o più ore nella stessa stanza il giorno prima con uno o più familiari infetti e il 40% il giorno dopo il contagio. Il 40% ha specificato di aver dormito nella stessa stanza e il 30% dopo l’inizio del contagio.

Secondo quanto riferisce l’Ansa, gli studiosi avrebbero affermato: “In questo studio prospettico in corso che include un follow-up sistematico e quotidiano, la trasmissione di Sars-CoV-2 tra i membri della famiglia risultava comune e i tassi di infezione secondaria più alti di quanto precedentemente riportato“.

Immagine di repertorio