Continua la protesta dei ristoratori catanesi contro l’ultimo provvedimento governativo

Continua la protesta dei ristoratori catanesi contro l’ultimo provvedimento governativo

CATANIA –Tutti abbiamo il diritto di lavorare e poter mantenere i nostri figli e le nostre famiglie e la chiusura alle 18 di pub e ristoranti mette in ginocchio l’intero comparto della ristorazione da troppi mesi distrutto dalla pandemia”.

Lo afferma con convinzione Giulio Sciuto, titolare del pub Area Si di via San Giuliano, a nome di tutta la categoria dei ristoratori catanesi, che martedì 27 ottobre, nonostante il divieto dell’ultimo provvedimento nazionale per arginare il contagio da Covid, non abbasseranno la saracinesca della propria attività, dimostrando il dissenso sulla decisione presa da parte del governo nazionale.

La nostra protesta – continua Sciuto – si dissocia totalmente dalle ultime violente rappresaglie di domenica sera contro le forze dell’ordine, perché a tutti noi non interessa assolutamente fare guerra inutile contro il governo chiediamo solo la possibilità di poter continuare a mantenere i nostri figli e le nostre famiglie”.

Le attività del centro storico, di via Raffineria e di molte altre zone della nostra città, che si uniranno alla protesta, continueranno a rimanere aperti ad oltranza nel pieno rispetto dei protocolli anti-Covid.

Saremo aperti anche senza somministrare cibo o bevande – aggiunge Sciuto – desideriamo solamente far sentire la nostra voce e dimostrare il nostro dissenso affinché lo Stato faccia qualcosa di concreto per aiutarci, poiché questa crisi sanitaria ed economica non sta facendo altro che arricchire i già ricchi e impoverire ancora di più le famiglie che quotidianamente combattono per mantenersi”.

Ed ancora aggiunge: “Ci vogliono provvedimenti seri e immediati affinché un’intera nazione non si riduca in povertà e non gli venga tolto il diritto fondamentale su cui si basa la nostra costituzione e la nostra Repubblica: il lavoro”.