Covid nel Catanese, “positivi al tampone e in giro per le strade”: la denuncia del sindaco Motta, 84 casi a Belpasso

Covid nel Catanese, “positivi al tampone e in giro per le strade”: la denuncia del sindaco Motta, 84 casi a Belpasso

BELPASSO – Attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook, il sindaco di Belpasso (in provincia di Catania), Daniele Motta, ha fatto il punto della situazione sull’andamento dei contagi da Coronavirus in città.

“Dall’ASP un bollettino con un carico pesante di 12 contagiati in più rispetto a ieri. Questi, dunque, i dati aggiornati: dal 3 agosto sono 98 in totale i casi positivi registrati a Belpasso, 84 i casi attivi, 11 i guariti, 3 i deceduti. Tra i casi attivi sono saliti a 6 gli ospedalizzati”, afferma il primo cittadino.

“Come già anticipato, considerato e sviscerato più volte, la tendenza, sia a livello Nazionale che a livello Regionale, è quella di non richiudere nuovamente l’Italia in un lockdown che assumerebbe contorni disastrosi per tutti, ma la tendenza è quella di limitare, vietare e comunque favorire la convivenza con un virus che, nonostante tutto quello che si sente, ha perso (non ancora del tutto) la sua iniziale carica virulenta. Prova ne sono la stragrande maggioranza di asintomatici in isolamento domiciliare“.

E continua: “Continuiamo a rovinarci l’esistenza rimanendo vittime inconsapevoli di un certo terrore e bombardamento mediatico, deleterio soprattutto per i soggetti ipersensibili e bambini? Oppure cerchiamo di uscirne reagendo concretamente con consapevolezza e coscienza? Un esempio semplice e chiaro: se effettuate il tampone privatamente e risultate positivi, non andate in giro approfittando del fatto che l’ASP, comprensibilmente al limite del collasso, non ha ancora dato disposizioni di quarantena. Difficile a credersi ma è successo davvero e questo non lo possiamo tollerare. Anche questa è inciviltà! Io invece faccio appello al senso di responsabilità di ognuno. Che nessuno usi la mascherina come accessorio ma che la indossi! Dà fastidio a tutti, ma è l’unico modo per non contagiare ed essere contagiati, non abbiamo scuse”.

Immagine di repertorio