Palermo, debutto amaro al Barbera: contro l’Avellino una squadra priva di cuore e fantasia

Palermo, debutto amaro al Barbera: contro l’Avellino una squadra priva di cuore e fantasia

PALERMO – Il cauto ottimismo che era nato dopo Ternana-Palermo è evaporato come neve al sole ieri pomeriggio al Barbera. Il debutto tra le mura amiche ha svelato senza pietà quelli che sono i limiti della squadra allenata da Roberto Boscaglia: il Palermo oggi è un insieme di giocatori senza anima e senza fantasia.

Il resoconto dopo tre partite è allarmante: un solo punto in classifica e nessun gol all’attivo.

Scesi in campo con il 3-5-2 formato da Pelagotti; Peretti, Lancini, Accardi; Doda, Luperini, Odjer, Broh, Valente; Rauti e Lucca, i rosanero hanno mostrato limiti in ogni reparto: lenti ed impacciati in difesa, privi di mordente e senza idee a centrocampo, incapaci di impensierire il portiere avversario in attacco.

Quando troppe volte lo sviluppo del gioco offensivo del Palermo ha fatto affidamento sui lanci lunghi di Accardi, si è avuta netta la percezione della carenza di geometrie, schemi e creatività degli uomini del centrocampo rosa. Il fatto che questi uomini, Luperini, Odjer, Valenti, Broh e poi Kanoutè, siano giocatori con tecnica discreta, fa serpeggiare l’ipotesi che o la loro forma fisica sia meno che decente o che siano impegnati male e senza sistemi di gioco efficaci.

Gli irpini ieri erano primi su ogni pallone, hanno dimostrato di avere un carattere ed hanno surclassato gli uomini di Boscaglia sul piano fisico e mentale.

Il risultato finale di 0 a 2 rispecchia appieno il valore delle forze in campo. A nulla sono serviti gli innesti di Kanoutè al 29° minuto al posto di Doda, di Santana e Saraniti al 64° rispettivamente al posto di Broh e di Lucca e, infine, di Silipo al 73° al posto di Rauti: l’Avellino ha continuato a macinare gioco e a tenere sotto pressione i padroni di casa.

A questo punto il pericolo è che il pessimismo abbia il sopravvento. Fatto sta che il Palermo visto ieri è veramente brutto e bisogna agire immediatamente. Pensare ad un cambio della guida tecnica dopo appena tre partite è da escludere. Fiducia, quindi, a Boscaglia, anche se a tempo, con l’auspicio che già sabato a Bisceglie si possa vedere una squadra tonica, determinata e con qualche idea.

I tifosi rosanero, oltre alla delusione per la prestazione incolore dei rosanero, hanno dovuto fare i conti con le bizze di Eleven Sporst, che non hanno consentito la visione di quasi tutto il secondo tempo della partita. Ma forse è stato meglio così!