Lavoratori in nero e con il Reddito di Cittadinanza, quasi 20mila euro di multe: chiusi dei locali

Lavoratori in nero e con il Reddito di Cittadinanza, quasi 20mila euro di multe: chiusi dei locali

SIRACUSA – I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa, a conclusione di attività ispettiva intrapresa nei giorni scorsi e con il supporto di personale del comando compagnia di Augusta, del Nucleo carabinieri Cinofili di Nicolosi e d’intesa con il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, hanno eseguito due accessi ispettivi in altrettante aziende operanti nei settori della ristorazione al fine di arginare il dilagante fenomeno del lavoro nero, del caporalato e delle violazioni in materia di prevenzione del contagio.

A seguito dei controlli effettuati nel Comune di Augusta, è stato adottato nei confronti di un’azienda locale un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale poiché all’interno di essa sono stati individuati 4 soggetti che lavoravano “in nero”, costituenti più del 20% del totale della forza lavoro.

Per uno di tali lavoratori in nero è inoltre scattata la denuncia in stato di libertà poiché si è avuto modo di appurare che egli svolgeva impiego irregolare senza averne dato comunicazione all’INPS, continuando così a percepire illegittimamente il Reddito di Cittadinanza, per una somma totale di oltre 3.240,00 euro.

Nei confronti di un datore di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per aver installato un sistema di videosorveglianza senza la preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. 

Si è inoltre riscontrato che entrambe le aziende controllate a vario titolo non rispettavano le misure anti contagio, e per tali ragioni sono state contestate numerose violazioni: per aver omesso di fornire i D.P.I. ai dipendenti (mascherine, guanti, etc.), per la mancata redazione del protocollo aziendale anti contagio, per la mancata costituzione del Comitato Aziendale per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, per la mancata o inidonea affissione dei dépliants informativi, per il mancato rispetto delle distanze interpersonali, etc.. Per tutte le aziende è stata avanzata al Prefetto di Siracusa proposta di applicazione della sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività.

Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 18.640 euro e le ammende contestate ammontano a oltre 1.500 euro

I controlli dei Militari del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro proseguiranno incessantemente al fine di prevenire il ricorso a manodopera occupata in violazione di legge e di contrastare infortuni sul lavoro, verificando altresì l’applicazione della normativa in materia di prevenzione del contagio nei diversi settori produttivi.