Mafia, dopo i domiciliari per l’emergenza sanitaria boss di Caltagirone torna in carcere: La Rocca trasferito a Bari

Mafia, dopo i domiciliari per l’emergenza sanitaria boss di Caltagirone torna in carcere: La Rocca trasferito a Bari

CALTAGIRONE – Il boss detenuto Francesco La Rocca, capo della famiglia mafiosa di “Cosa nostra” di Caltagirone, è stato trasferito nell’Istituto penitenziario di Bari.

In particolare come si ricorderà a La Rocca, che era ristretto in alta sorveglianza nella casa di reclusione milanese di Opera, lo scorso 1° aprile era stato concesso in via provvisoria di usufruire del differimento della pena nelle forme della detenzione domiciliare in maniera alternativa a quella in carcere, ciò a seguito della sua richiesta in relazione alle disposizioni ministeriali emanate in piena emergenza sanitaria.

In tale arco temporale i militari della compagnia di Caltagirone hanno curato i gravosi servizi di controllo nella sua abitazione e nelle strutture sanitarie nelle quali è stato assistito.

L’8 settembre, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha rigettato l’istanza di ulteriore differimento pena, La Rocca è stato arrestato dai carabinieri di Caltagirone e condotto nel reparto di Medicina protetta dell’ospedale Cannizzaro di Catania. L’uomo, nei giorni scorsi, ad opera di personale della polizia penitenziaria, è stato trasferito nella sua definitiva sede di espiazione pena nella casa circondariale di Bari, dotata di apposita Sezione di Assistenza Intensificata (SAI), quindi attrezzata delle necessarie risorse mediche e strutturali per la tutela delle specifiche condizioni di salute del detenuto.