Cardellini legati come richiami vivi e reti a scatto per la cattura di volatili: in manette 45enne

Cardellini legati come richiami vivi e reti a scatto per la cattura di volatili: in manette 45enne

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Nella giornata di ieri, 10 settembre, i carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites – con il supporto della Sezione Radiomobile della compagnia di Alcamo, nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio orientato al contrasto dei reati a danno della avifauna selvatica, hanno arrestato con l’accusa di furto venatorio, maltrattamento di animali e ricettazione, V.D., palermitano,45 anni, già gravato da precedenti di polizia.

Nello specifico, l’uomo è stato sorpreso dai militari operanti a Castellammare del Golfo (Trapani), località Inici, mentre si trovava nascosto all’interno di un riparo intento a effettuare l’attività di uccellagione mediante l’utilizzo di reti manovrate tramite un cordino a scatto.

Al centro delle reti adoperate per la cattura erano posti esemplari di carduelis carduelis (cardellino) vivi, catturati in precedenza e utilizzati come veri e propri richiami, con le zampette legate a dei paletti per il tramite di un’imbracatura in modo da consentire il movimento delle ali ma non il volo.

Nel corso del sopralluogo, effettuato nella zona interessata dai militari dell’Arma, sono state trovate anche 2 gabbie, una posta adiacente all’area dove erano collocate le reti. Anche in questo caso all’interno vi era un esemplare della stessa specie usato come richiamo vivo, e un’altra, occultata da un sacco di juta, in cui erano stipati ulteriori 27 cardellini e 2 verzellini, appena prelevati in natura, frutto dell’odierna attività di uccellagione.

La strumentazione adoperata per l’attività illecita è stata posta sotto sequestro, mentre i cardellini e i verzellini, date le loro buone condizioni di salute, sono stati immediatamente reintrodotti in natura, a eccezione degli esemplari usati come richiami.

Per quest’ultimi, infatti, nel corso della visita medico veterinaria condotta dai medici dell’Asp di Trapani, U.O. di Alcamo, sono emersi chiari segni di maltrattamento che non ne consentivano la liberazione in natura; per tanto riceveranno le cure necessarie presso un idoneo centro per il recupero della fauna selvatica.

Nel corso dell’udienza di convalida, tenutasi nella giornata di oggi, l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto operato dai militari dell’Arma e ha disposto nei confronti del 45enne, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo con la sospensione del reddito di cittadinanza.

Immagine di repertorio