Depotenziamento tratta ferroviaria extraurbana Catania-Riposto, Lo Schiavo: “Non può essere accettato e tollerato”

Depotenziamento tratta ferroviaria extraurbana Catania-Riposto, Lo Schiavo: “Non può essere accettato e tollerato”

CATANIA – Vi è in corso un significativo depotenziamento della tratta ferroviaria extraurbana Catania-Riposto  114 chilometri) che non può essere assolutamente accettato e tollerato, da parte nostra organizzazione sindacale, tenuto conto peraltro che già dal 1997, la stessa, infrastruttura ferroviaria, rimase chiusa all’esercizio nelle giornate domenicali e festive, cosi, lasciando, isolate le comunità ricadenti nel comprensorio pedemontano“, queste le parole di Giovanni Lo Schiavo, segretario regionale FAST/CONFSAL Sicilia.

Vogliamo ricordare ai vertici aziendali – dice il sindacalista- che, se non fosse stato proprio per l’esistenza della ferrovia extraurbana, oggi la città di Catania non avrebbe avuto la metropolitana, tanto meno, le autolinee. Quindi, non è immaginabile depotenziare la tratta ferroviaria a favore del servizio automobilistico, anzi, tutt’altro“.

Chi ha ruoli di responsabilità in seno all’azienda – continua Lo Schiavo – deve immediatamente dare un segnale di inversione di tendenza, non solo, potenziando l’esercizio ferroviario ma addirittura, riaprendo al pubblico nelle giornate ‘domenicali e festive’, data la forte vocazione turistica della tratta ferroviaria, almeno nel versante che va da Randazzo a Riposto. Pertanto, a tal proposito, come sindacato, abbiamo già avviato le procedure per avere un confronto di merito con i vertici aziendali e capire meglio il loro vero intendimento“.

Ciò non toglie il fatto che – conclude il segretario regionale FAST/CONFSAL Sicilia – registriamo la totale assenza di voce sulla questione da parte della politica locale e dei sindaci dei Comuni ricadenti nel comprensorio pedemontano, dove insiste la tratta ferroviaria Catania–Riposto“.

Immagine di repertorio