Campionati assoluti di atletica, il catanese Isidoro Mascali arriva in finale: è sfida tra i migliori in Italia

Campionati assoluti di atletica, il catanese Isidoro Mascali arriva in finale: è sfida tra i migliori in Italia

CATANIA – Perseveranza e passione sono le due carte vincenti per ottenere successo. “Inseguire i propri sogni, sempre“. È questo il motto di chi si impegna in ciò in cui crede. Riflettori puntati sui giovani che guardano con ottimismo al futuro, sempre pronti a imbattersi in nuove sfide. Tante le storie di speranza che al giorno d’oggi si susseguono dove protagonista è la “nuova generazione”.

C’è chi parte per rimanere fuori, costretto a stare lontano dai propri affetti oppure chi, invece, si sposta solo temporaneamente, magari per una gara importante. È questo il caso di Isidoro Mascali, proveniente da Catania. Soltanto 22 anni e già tante soddisfazioni nel mondo dell’atletica leggera.
Il discobolo catanese sta partecipando ai Campionati italiani assoluti di atletica, a Padova, da venerdì 28 a domenica 30 agosto.

Ad accompagnarlo c’è anche un’altra catanese, la sprinter Alessia Carpinteri. Due giovani, entrambi facenti parte della categoria “promesse”, che portano in alto i colori del Centro Universitario Sportivo etneo (C.U.S.). Con loro c’è il responsabile di sezione Nuccio Leonardi, presente in questi tre giorni dove sono previste le qualificazioni e le finali di tutte le discipline dell’atletica leggera.

Direttamente dal Veneto è proprio Isidoro, per gli amici “Dodo”, a raccontare ai microfoni di NewSicilia.it quali sono le sensazioni del momento e a svelare qualche curiosità sulla carriera: “Mi sento veramente bene. Nonostante i tanti intoppi e il lockdown siamo riusciti a prepararci e arrivare a questi Campionati Italiani Assoluti. Per quanto riguarda il lancio del disco, la qualificazione è stata venerdì 28 agosto alle ore 18,30, mentre la finale sarà oggi pomeriggio alle ore 16,50. Ieri è stata una gara sofferta ma si è portato a termine quanto sperato. Mi sono classificato quinto su 21 partecipanti e oggi sarò in finale, che coinvolge i 12 migliori atleti in Italia. Speriamo che il tempo migliori e si possa abbattere il muro dei 50 metri. Ieri pioveva”.

Non è la prima volta che prendi parte a questo evento. Cosa ti aspetti questanno?

“L’anno scorso siamo riusciti ad entrare in finale rosicchiando qualche posizione. Adesso, nello specifico, l’obiettivo principale è quello di riconfermarsi tra i primi in Italia e migliorare il mio personale. A prescindere da tutto, quest’anno sono ritornato su ottimi livelli grazie ai lavori di Federico Apolloni e del professore Giuseppe Di Stefano che, nonostante un periodo buio come il lockdown, mi sono stati vicini lavorando sulla tecnica anche in videochiamata. Adesso non resta che dare il massimo per me e per il C.U.S. Catania”.

Linizio nel mondo dellatletica leggera, i traguardi raggiunti e le speranze in vista del futuro

“Ho iniziato grazie a mio nonno e a mio padre. Due grandi ex lanciatori che mi hanno trasmesso questa importante passione. In passato ho ottenuto considerevoli risultati come il titolo di campione italiano studentesco e la maglia azzurra under20. Tutto accaduto mentre facevo parte del C.U.S. Palermo. Dal 2018 vesto i colori del C.U.S. Catania e spero, con e grazie a loro, di realizzare il sogno che ha ogni atleta: quello di rappresentare il proprio Paese”.

Le sensazioni prima di atterrare a Padova

“Le sensazioni in vista di Padova sono positive. È stato fatto un ottimo lavoro, soprattutto tecnico, che fa ben sperare. L’atletica non è un’equazione perfetta, incidono diversi fattori. L’importante è essere convinti e sicuri dei lavori che sono stati svolti”.

Che rapporto c’è con la tua “compagna di viaggio” Alessia Carpinteri?

“Con Alessia ci conosciamo sin dal nostro primo campionato italiano nel 2014, ancora ‘cadetti’ (under15). Siamo ottimi compagni di squadra e ci conosciamo da una vita, ma ci vediamo solo in campo e mai extra campo”.

A chi dedichi questo traguardo

“Questo piccolo traguardo lo dedico alla mia famiglia, a mio nonno, al prof Di Stefano e a Federico Apolloni. Spero di poter dedicare loro obiettivi sempre più prestigiosi”.