Morte Lorenza Formularo a Lipari: gli isolani occupano l’approdo aliscafi in protesta

Morte Lorenza Formularo a Lipari: gli isolani occupano l’approdo aliscafi in protesta

LIPARI – Dopo la morte, per circostanze ancora sotto accertamento, di Lorenza Famularo, 22 anni, gli abitanti di Lipari sono andati al porto per protestare.

Alla manifestazione, organizzata dal fidanzato della vittima, Antonio Marino, oltre a familiari e amici hanno partecipato tanti isolani, circa un migliaio.

Il corteo è partito dal nosocomio della nota isola eoliana, poi si è snodato per piazza di Marina Corto, per il Corso e, infine, è arrivato alla banchina di Sottomonastero. Dopo l’arrivo al porto, l’approdo degli aliscafi è stato occupato, non permettendo per un po’ lo sbarco di passeggeri.

Nella manifestazione, oltre alla solidarietà e al ricordo della giovane, in molti hanno denunciato che la causa del decesso della 22enne sarebbe stata legata a delle inefficienze dei sanitari. Molti manifestanti hanno anche chiesto che l’assessore alla salute Razza faccia un sopralluogo a Lipari.

Dopo le richieste dei protestanti, salvo imprevisti, prossima settimana il presidente Musumeci e l’assessore Razza andranno sulla nota isola eoliana.

Sul luogo presenti anche i carabinieri a le guardia costiera. Queste le parole di Musumeci: “Ho chiesto all’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza di essere nei primi giorni della prossima settimana a Lipari, per incontrare l’amministrazione comunale e una rappresentanza del Comitato per l’ospedale. Ma sarebbe giusto tenere separate due questioni profondamente diverse: la dolorosa scomparsa della giovane donna, per la quale la Regione ha subito disposto un’ispezione (da cui sembrerebbero emergere profili di responsabilità personale); se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi. Diversa è la questione della fase di avanzamento dell’attuazione della Rete ospedaliera su Lipari. I cittadini dell’Isola rivendicano giustamente maggiori attenzioni e il loro grido d’allarme sarà ascoltato, con la dovuta attenzione. C’è anche il mio impegno. Ma le occupazioni e gli atti di forza servono solo a creare disagi a chi non ha colpe. Concorderemo assieme alla comunità locale il da farsi, ma in un clima di responsabile dialogo”.

Fonte immagini: Facebook-Basilio Acquaro