Ripresa produzione industriale con alti e bassi: in incremento attività estrattive e in forte calo settore tessile

Ripresa produzione industriale con alti e bassi: in incremento attività estrattive e in forte calo settore tessile

Come consuetudine arrivano i dati dall’Istituto Nazionale di Statistica concernenti la produzione industriale dei mesi scorsi, specificatamente relativi a giugno 2020 dove si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia aumento dell’8,2% rispetto a maggio, un dato positivo.

Nella media del secondo trimestre, però, il livello della produzione è calato del 17,5% rispetto ai tre mesi precedenti.

Ciononostante, l’indice destagionalizzato (grezzo) mensile presenta degli aumenti diffusi in tutti i comparti: crescono in misura marcata i beni di consumo (+9,8%), i beni intermedi (+9,0%), i beni strumentali (+8,1%) e, con una dinamica meno accentuata, l’energia (+2,1%).

Però, “Corretto – spiega l’Istat – per gli effetti di calendario, a giugno 2020 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 13,7% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2019). Forti flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti; il calo è meno pronunciato solo per l’energia (-6,2%), mentre risulta più rilevante per i beni strumentali (-16,2%), i beni intermedi (-15,7%) e quelli di consumo (-11,4%)“.

Tra dati che rintracciamo nello studio statistico possiamoci vedere che l’unico settori che registra un incremento tendenziale è quello delle attività di estrazione (+1,5%).

In forte calo, come sospettato, invece il comparto relativo alle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-26,7%) e nella fabbricazione dei mezzi di trasporto (-26,4%).

Sui dati, gli studiosi Istat hanno commentato: “Prosegue a giugno la ripresa della produzione industriale con un aumento mensile, al netto della stagionalità, dell’8,2%, che segue quello eccezionale registrato a maggio (+41,6%), dopo il crollo dovuto all’emergenza sanitaria. Tutti i comparti sono in crescita congiunturale, adeccezione di quello della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, in leggera flessione.

Sebbene in recupero, i livelli produttivi restano ancora distanti da quelli prevalenti prima dei provvedimenti legati all’emergenza sanitaria; rispetto a gennaio la produzione risulta inferiore, al netto dei fattori stagionali, di oltre 13 punti percentuali“.

Immagine di repertorio