Gioiosa Marea, “la perla del Tirreno”: spiagge vergini e paesaggi mozzafiato in una natura incontaminata

Gioiosa Marea, “la perla del Tirreno”: spiagge vergini e paesaggi mozzafiato in una natura incontaminata

Splendide spiagge, paesaggi mozzafiato incastonati in una natura ancora vergine e incontaminata. Una meta ideale per chi desidera godere il mare in una località tranquilla, lontano dalla confusione, in pieno relax. Ci troviamo a Gioiosa Marea, la perla del Tirreno.

Sita tra il mare e gli alti Nebrodi, sulla costa nordorientale della Sicilia, a circa 70 km da Messina – di cui è provincia – e a 25 km dalla famosa Capo d’Orlando (ME), regala acque cristalline e luoghi poco affollati, dove respirare la proverbiale cordialità e accoglienza dei suoi abitanti, immersi in una pace e serenità che sa di paradisiaco.

Tra le spiagge più belle della cittadina, quella di San Giorgio è formata da ghiaia fine e grigia ed è bagnata da un mare limpido dai fondali bassi. Capo Calavà è una baia selvaggia di ghiaia. racchiusa tra due alti promontori: vi si accede attraverso un sentiero ripido, ma i suoi alti fondali azzurri ricchi di grotte sono uno spettacolo da non perdere assolutamente. A est di Capo Calavà si trova la spiaggia del Bue, una piccola caletta di sabbia con fondali dall’acqua trasparente, ancora incontaminata.

La storia

Gioiosa Marea, chiamata Giujusa in siciliano, deve il suo nome a un altro paese, Gioiosa Guardia, che sorgeva sul monte Meliuso. A seguito del terremoto del 1783 e della carestia dell’anno successivo, i suoi abitanti, evacuati, lo abbandonarono e, costituendo un nuovo centro sulla costa, lo ribattezzarono appunto Gioiosa Marea, per distinguerlo dal vecchio.

La nuova Gioiosa fu ricostruita con materiali e criteri urbanistici della vecchia, tenendo ovviamente conto della diversa disposizione con cui si affacciava sul mare. Col passare dei decenni furono trasferiti gran parte degli edifici religiosi e civili di Guardia – dall’oratorio di Sant’Ignazio di Loyola, la chiesa e l’oratorio di Sant’Anna, al Palazzo Forzano -. La statua della vecchia protettrice Santa Maria delle Nevi fu posta nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, mentre quella del santo patronoSan Nicola di Bari – fu portata nella nuova collocazione nell’ottava di Pasqua del 1797.

Le attrazioni

Le bellezze naturali di rilievo storico-geologico presenti nel territorio di Gioiosa Marea, rendono la location della cittadina messinese incantevole. La vista delle isole Eolie con i loro vulcani, il mare, le rocce, gli strapiombi, i colori, il bosco e i paesaggi rapiscono l’animo dell’uomo in un tripudio di colori di esuberante bellezza.

Fra le più importanti attrazioni, la Grotta del Tono, comprensorio turistico del Tindari . Proprio di fronte la stazione ferroviaria, ad una quota di circa 10 metri s.l.m., vi si accede tramite un’imboccatura larga circa 180 cm ed alta 160 cm; una volta dentro, si dispiega una varietà di cunicoli, che si intersecano in diversi punti sia a destra che a sinistra congiungendosi tra di loro.

Come non menzionare Capo Calavà, il punto più vicino della costa siciliana alle Isole Eolie. Si tratta di un promontorio costituito dall’affioramento di un basamento di rocce cristalline di età Paleozoica. Si erge infatti una scogliera verticale a picco sul mare di 137 m, caratterizzato dalla presenza, alla base, di due antri, che hanno sviluppo orizzontale e si trovano uno in mare e l’altro facilmente accessibile dalla spiaggia.

Sul costone roccioso che sovrasta Capo Calavà si sviluppa il sentiero naturalistico, per il quale si accede dalla S.S. 113, in corrispondenza dell’ultimo curvone che precede il traforo del Capo, sul versante di Palermo, un percorso abbastanza breve che corre diagonalmente alla montagna su cui si arrampica e si mantiene sempre parallelo alla costa. Assicurato uno degli spettacoli più belli della natura siciliana, composto da scenari unici e di forte effetto: è impossibile salire a queste altezze e non provare la sensazione di essere saliti in paradiso.

Fonte immagine: Modestina Sapia