Operazione “Alto impatto”, controlli nelle stazioni: 99 persone sospette identificate

Operazione “Alto impatto”, controlli nelle stazioni: 99 persone sospette identificate

PALERMO – La Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha effettuato controlli straordinari nelle maggiori stazioni ferroviarie italiane.

L’operazione, denominata “Alto impatto“, ha interessato anche la Stazione Centrale di Palermo. Nel corso della giornata sono state identificate 99 persone sospette e si è proceduto al controllo di decine di bagagli.

I poliziotti del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Sicilia, con l’ausilio di due unità cinofile della Questura di Palermo, una antidroga e una antiesplosivo, hanno setacciato la stazione di Palermo Centrale al fine di prevenire e contrastare eventuali azioni illecite.

I controlli hanno riguardato, in particolare, le aree frequentate dai viaggiatori come i binari da cui partono i treni a lunga percorrenza e per le maggiori stazioni balneari, nonché i terminal degli autobus da e per le principali località siciliane e nazionali. La stazione di Palermo, infatti, è un vero e proprio hub di servizi per cui, il controllo del territorio assicurato dalla Polfer si svolge su tutte le attività interconnesse che ricadono nell’area dello scalo del capoluogo, e non solo sull’utenza e l’infrastruttura ferroviaria in senso stretto.

Le operazioni si sono svolte sotto il costante monitoraggio, anche tramite il sistema di videosorveglianza, della Sala Operativa Polfer e con l’ausilio di metal detector e dei dispositivi Trekker-x4 crosscall, smartphone di ultimissima generazione che consentono controlli sempre più veloci, con maggiore sicurezza per gli operatori che sono in costante monitoraggio e collegamento, grazie alla geolocalizzazione, con la sala operativa.

I controlli hanno garantito una maggiore percezione di sicurezza da parte dell’utenza e del personale ferroviario e non, in un periodo in cui, a causa dell’esodo estivo verso le località turistiche e balneari, le stazioni sono particolarmente affollate.