Uil Catania: “Sprechi e stranezze all’Asec”

Uil Catania: “Sprechi e stranezze all’Asec”

CATANIA – Le partecipate sono uno di temi che il Comune sta affrontando specie per quanto concerne la loro riorganizzazione e i piani industriale. A tal proposito è intervenuto Giovanni Santagati, segretario generale della UilTec di Catania: “Fa piacere leggere che a Palazzo degli Elefanti abbiano accesso i riflettori sulle aziende partecipate. Speriamo non si tratti solo di annunci!”.

La UilTec, intanto, ribadisce quanto denunciato invano alle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi dodici anni con riferimento all’Asec “l’unica azienda del gas in Italia capace di accumulare debiti, non utili da redistribuire alla collettività”.

“L’Asec – prosegue la nota del sindacato – pur non avendo cassa interna e nessuna giacenza di contanti negli uffici, utilizza la guardiania armata attraverso un gara appalto esterna che costa circa 400 mila euro”.

Inoltre il sindacato denuncia oltre 50 fughe di gas risalenti al 2013 e non ancora riparate. Giovanni Santagati dice ancora: “Riteniamo ancora più grave il fatto che, a fronte della vetustà di buona parte della rete, nel 2014 la questione sia stata risolta rinunciando alla ricerca sistematica delle fughe di gas. Quindi, niente perdite lo scorso anno mentre nel 2013 ne erano state rilevate circa 140. Si potrebbe suggerire, adesso, di staccare il centralino- guasti per superare pure i problemi sollevati dalle segnalazioni dei cittadini”.

Sempre a proposito di Asec, protesta l’esponente UilTec: “Ufficialmente, abbiamo più volte chiesto di sapere chi svolge in azienda le funzioni e, di conseguenza, detiene la responsabilità di direttore tecnico e direttore amministrativo. In barba a qualsiasi normativa sulla trasparenza, però, nessuno ha risposto a questa nostra banale domanda. Ancora fino a pochi giorni fa, intanto, il sito aziendale era sprovvisto di qualsiasi informazione. E risultava persino in carica l’ex presidente, che s’è dimesso due anni fa! Utile, poi, menzionare come non siamo mai stati messi in condizione di conoscere emolumenti e relativi premi erogati al direttore generale”.

“Sempre a proposito di personale – conclude Santagati – vorremmo infine sottolineare come, malgrado all’interno dell’Asec vi siano professionalità di tutto rispetto, si continua a ricorrere a consulenze esterne. I dipendenti, intanto, vengono penalizzati da continui cambiamenti di ruolo e attività, mentre continuano a svolgere molte prestazioni lavorative al di fuori di orari e mansioni senza che vengano loro pagati gli straordinari e le previste indennità”.