CATANIA – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che nelle ultime ore si osserva un incremento dell‘attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud–Est dell‘Etna, ben visibile dalle immagini di sorveglianza dell’Ingv-Oe.
Tale attività forma una nube vulcanica diluita che si disperde in direzione Sud–Ovest e raggiunge un’altezza di circa 4,5 chilometri sul livello del mare. Continua l’attività stromboliana al cratere Voragine che produce sporadiche emissioni di cenere vulcanica. Il personale Ingv-Oe presente in area sommitale durante questa settimana ha osservato inoltre la presenza di una attività stromboliana intracraterica profonda al cratere di Nord-Est.
Tra le 8,30 e le 10 del 28 luglio si è registrata una repentina diminuzione dell‘ampiezza del tremore vulcanico. Subito dopo è cominciata una graduale risalita del valore di ampiezza del tremore, che è culminata nella tarda serata di ieri, pur restando entro valori medi.
La localizzazione della sorgente del tremore non mostra variazioni significative, risultando confinata nell’area del Nuovo Cratere di Sud-Est, a una quota di 2.900–3mila metri sopra il livello del mare. Dal punto di vista infrasonico non si segnala attività di rilievo e le deformazioni del suolo non evidenziano variazioni significative osservabili dalle reti Gnss e clinometriche.
Fonte immagine Grazia – Ingv