Energia pura e passione al Teatro greco di Taormina: affascinante il programma delle prime due serate del Progetto Beethoven

Energia pura e passione al Teatro greco di Taormina: affascinante il programma delle prime due serate del Progetto Beethoven

MESSINA – Energia pura, passione, coraggio, forza delle idee: nel nostro immaginario musicale questo è Beethoven.

Non a caso proprio al grande compositore di Bonn, che crea musica per esprimere il proprio gusto e i propri ideali, è dedicata in questi giorni, dal 20 al 24 luglio, nel magico scenario del Teatro greco di Taormina, una rassegna di concerti, intitolata Progetto Beethoven, che vede come protagonista una validissima realtà del panorama isolano e italiano, l’Orchestra Sinfonica siciliana, animata dal suo solerte sovrintendente, il professore Antonio Marcellino, da sempre impegnato a realizzare eventi musicali in grado di valorizzare le migliori energie artistiche attuali.

Affascinante il programma delle prime due serate, che hanno aperto alla grande la stagione taorminese: il 20 luglio il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in do maggiore op.15 abbinato alla Sinfonia n. 5 in do minore op. 67, il 21 luglio la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 e la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 (Pastorale).

L’Orchestra, sapientemente guidata dal giovanissimo e promettente venezuelano Diego Matheuz, ha iniziato con il delizioso Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in do maggiore op.15 affidato al deciso eppur dolce tocco del pianista Gerhard Oppitz, che non a caso è uno dei massimi esperti a livello internazionale del compositore tedesco. L’ensemble ha dimostrato grande affiatamento, frutto di uno studio costante e di un esercizio continuo, nonché grande feeling col suo frizzante direttore, che ha interpretato al meglio le varie partiture, imprimendo loro il giusto dinamismo senza indulgere a inutili leziosità.

Insomma l’animo variegato di Beethoven si è dispiegato limpido e solenne, con tutta la sua tradizionale irruenza fino a sciogliersi in magnifici adagi: dall’impetuosa Sinfonia n. 5 in do minore op. 67, eseguita con piglio esaltante, fino al brio e la vitalità della Sinfonia n. 8 per arrivare infine a una sublime interpretazione della Sinfonia pastorale, dove l’Orchestra e il suo direttore hanno svelato la capacità di valorizzare anche i minimi dettagli, ricreando la magica atmosfera bucolica della pagina beethoveniana. L’esecuzione ha mostrato, dunque, grande rigore filologico, evitando, come voleva lo stesso Beethoven, il puro descrittivismo, e valorizzando la tessitura di pure emozioni.

Il viaggio nella musica di uno dei padri della musica occidentale continua il 22 luglio con l’esecuzione della Sinfonia n. 3, la famosa Eroica.

Ci attendono note grandiose ed eroiche a Taormina Arte 2020…

Silvana La Porta