Inchiesta Antoci bis, il gip “sconfessa” Fava: “Ipotesi della Commissione preconcette”

Inchiesta Antoci bis, il gip “sconfessa” Fava: “Ipotesi della Commissione preconcette”

PALERMO – Il gip di Messina, Simona Finocchiaro, boccia i dubbi sollevati dalla Commissione regionale antimafia riguardo l’attentato all’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, e li paragona, senza mezzi termini, a “pure elucubrazioni mentali“.

Antoci fu vittima di un attentato nel maggio del 2016, quando la sua auto blindata venne raggiunta da alcuni colpi di fucile mentre percorreva le strade di Cesarò, nel Messinese. Dopo quanto accaduto e dopo che le prime indagini sul presunto attentato si erano concluse con l’archiviazione e 0 arrestati, la Commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava decise di riaprire il fascicolo.

Tale Commissione mise “sul piatto” tre ipotesi riguardanti l’attentato: attentato mafioso fallito, atto puramente dimostrativo o simulazione senza che Antoci ne fosse al corrente. Delle tre ipotesi, la prima, secondo la Commissione, era la meno plausibile.

La conclusione raggiunta dalla Commissione (ossia che l’ipotesi dell’attentato mafioso sia la meno plausibile) appare preconcetta e comunque non supportata da alcun dato probatorio“, così bolla le tesi della Commissione il gip Finocchiaro. Dal comportamento della scorta (anomalo per la Commissione) alle presunte contraddizioni delle dichiarazioni di Antoci e Co., il gip ha respinto tutte le ipotesi sollevate da Claudio Fava.

Oltre a ciò ha ricostruito minuziosamente l’attentato, concludendo la sentenza sottolineando come “La maggior parte delle criticità sollevate dalla Commissione non hanno trovato una giustificazione ragionevole e comunque sostenibile“.

Antoci si dice soddisfatto di quanto sentenziato dal gip e, inoltre, ha dichiarato di aver già depositato una denuncia alla Magistratura riguardo il lavoro della Commissione regionale antimafia.

Immagine di repertorio