Messina, Antonio Di Mento lascia Fast Confsal. La replica di Giovanni Lo Schiavo: “Non accettiamo lezioni di etica comportamentale”

Messina, Antonio Di Mento lascia Fast Confsal. La replica di Giovanni Lo Schiavo: “Non accettiamo lezioni di etica comportamentale”

MESSINA – Con una lettere inviata direttamente al sindacato d’appartenenza FAST Confsal, Antonio Di Mento ha deciso si rassegnare le sue dimissioni da Segretario Provinciale, Regionale del Comparto Porti e Navigazione e da Vice Segretario Regionale.

Una rottura, a quanto pare, divenuta insanabile a seguito della questione ATM, partecipata del comune di Messina. Come specificato nel testo da Di Mento, “in diverse settimane la mia opera è stata pertanto orientata a creare, con un gruppo di lavoratori, una netta opposizione alle metodologie attivate dall’attuale management di Atm Spa, per la difesa dell’azienda pubblica e dei diritti dei lavoratori”.

Immediata la replica del Segretario Regionale FAST Confsal, Giovanni Lo Schiavo, in una nota giunta alla nostra redazione che pubblichiamo integralmente.

“Non accettiamo da nessuno, tanto meno dal Sig. Di Mento, lezioni di etica comportamentale in ordine alle relazioni industriali che si sviluppano con i datori di lavori, sia essi pubblici che privati, soprattutto quando vi sono in gioco, come nel caso di ATM SPA (Partecipata del Comune di Messina) la salvaguardia dei livelli occupazionali di 45 lavoratori austisti ex contrattisti. Non si può chiedere al datore di lavoro chiunque esso sia – continua Lo Schiavo -, una ‘richiesta d’incontro urgente con diffida a procedere‘ contemporaneamente”.

E conclude: “Questo concetto, un Dirigente sindacale che ha rivestito ruoli apicali di responsabilità, come quelli ricoperti dal Sig. Di Mento, fino al giorno delle sue dimissioni in seno alla Fast Confsal di Messina, dovrebbe conoscere, come del resto dovrebbe sapere che non si può indicare quale responsabile sindacale aziendale un associato che è portatore di un interesse personale, pur se ‘legittimo’. L’associazione sindacale non ha mai lasciato solo il Sig. Di Mento nella sua vertenza ma non ne ha condiviso modi e atteggiamenti, difformi dal nostro codice etico-comportamentale”.

Immagine di repertorio