No ai bagagli in cabina, DETTAGLI sulle nuove regole: è “guerra” tra favorevoli e contrari

No ai bagagli in cabina, DETTAGLI sulle nuove regole: è “guerra” tra favorevoli e contrari

Una bufera di polemiche, in questi giorni, vede protagonista della scena il mondo aeroportuale e, più da vicino, alcune nuove regole che lo riguardano.

Non sono più ammessi i bagagli a mano in cabina, ma occhio alle eccezioni.

Una norma, forse indispensabile, ma sicuramente difficile da accettare per gli amanti dei viaggi o per coloro costretti a spostarsi per lavoro. Si tratta di una normativa entrata in vigore con l’ultimo DPCM dello scorso 11 giugno, riportata nell’allegato numero 15.

In quest’ultimo viene chiarita la motivazione in merito al divieto di portare a bordo bagagli di grosse dimensioni, con lo scopo di evitare assembramenti e dunque garantire l’ormai noto distanziamento sociale.

Dopo il difficile periodo, vissuto nella nazione italiana e nel mondo, tale scelta appare consona alla situazione attuale, col fine di circoscrivere il pericolo di nuovi contagi. L’iniziativa è stata diffusa dall’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, su disposizione del Ministero della Salute.

In seguito alla prima comunicazione e considerato lo smarrimento di molti passeggeri, lo stesso Ente ha precisato, attraverso una nota datata 25 giugno, che “il divieto di utilizzo delle cappelliere è limitato ai voli dove non viene effettuato il distanziamento sociale a bordo”. Al contrario “l’utilizzo delle medesime è consentito sui voli dove viene attuato tale distanziamento”.

Tuttavia, pare che la seconda opzione non si possa attuare. La stragrande maggioranza delle compagnie sarebbe ripartita con l’intenzione di riempire i voli. In considerazione di ciò, varrebbe solo una piccola borsa da porre sotto al sedile.

L’Enac rassicura, inoltre, sulla questione pagamenti. Se non si dovesse riuscire a portare con sé in cabina il proprio bagaglio, lo stesso verrà stivato gratuitamente: “Nessun costo aggiuntivo può essere richiesto dalle compagnie aeree al passeggero per l’imbarco del bagaglio in stiva”.

Non solo. Persiste l’obbligo di utilizzo della mascherina, sia per il personale sia per i viaggiatori, e dell’autocertificazione dove si attesta di non aver avuto contatti con persone contagiate, negli ultimi due giorni prima dell’insorgenza dei sintomi, e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza. Il passeggero è tenuto a comunicare al vettore aereo e all’Autorità sanitaria territoriale l’eventuale presenza di sintomi, pervenuti entro 8 giorni dallo sbarco.

Ciononostante, le spiegazioni fornite non sono bastate a sedare il malcontento di numerose persone.

Dunque, continua il dibattito tra i fautori e i contrari all’abolizione dei trolley nelle cappelliere. Il susseguirsi di opinioni tra loro contrastanti è stato notato inoltre notato in un sondaggio, avviato su Facebook e su Instagram. Ai lettori è stato chiesto se fossero d’accordo o contrari sul tema in questione. Dai risultati dei partecipanti al sondaggio è emerso che, seppur di poco la differenza tra le due parti, il “popolo” di Instagram reputa scorretto vietare il bagaglio in cabina. Mentre il 60% di coloro che hanno risposto su Facebook ritiene giusto salire a bordo senza bagaglio, contro un 40% sfavorevole.

Quindi, sulla base di tali osservazioni e per quanto l’opinione pubblica possa apparire fortemente in contrasto, prevale di poco la fascia dei “supporters” di tale nuova decisione. Con molta probabilità, coloro che vorrebbero il bagaglio con sé potrebbero essere semplicemente spaventati di un eventuale smarrimento dei propri oggetti.

Tra i viaggiatori è una paura molto diffusa, insieme a quella di natura economica, non solo adesso, ma anche in passato. Del resto a chi non è mai capitato di assistere a una discussione tra cliente e staff, per esempio circa la questione di dover obbligatoriamente stivare il bagaglio a mano, qualora quest’ultimo superasse le dimensioni prestabilite.

Di certo, come si suol dire “non si può fare di tutta l’erba un fascio”. Il caso sopra riportato non è sempre valido poiché ricordiamo che ci sono diverse tipologie di passeggeri.

Ma tornando al “nocciolo della questione, da un lato c’è il divieto di utilizzo delle cappelliere con lo scopo di prevenire eventuali contagi, dall’altro chi invece vorrebbe prendere le “distanze” da tale nuova misura in quanto la ritiene “eccessiva”. Allora, bisognerebbe chiedersi, a lungo andare, quale dei due “versanti” avrà la meglio e riuscirà a prevalere sull’opinione pubblica. Si troverà un comune terreno dintesa?

Fonte foto: Pixabay.com