Catania, sit-in di protesta per la costruzione di un inceneritore inquinante. “Cambiare rotta”

Catania, sit-in di protesta per la costruzione di un inceneritore inquinante. “Cambiare rotta”

CATANIA – La Sicula Trasporti dei Leonardi ha presentato un progetto per la costruzione di un inceneritore (chiamato termovalorizzatore per gassificazione) in contrada Coda Volpe, territorio di Catania.

Il Comune di Catania ha già dato il suo benestare. La stessa Sicula Trasporti ha presentato il progetto di raddoppio della discarica di Grotte San Giorgio-Bonvicino (portando la capacità di abbancamento dei rifiuti a quasi 9 milioni di metri cubi).

La mancanza di un Piano dei rifiuti regionale, la politica del muoversi per emergenze, gli estesi livelli di corruzione, la colpevole mancanza di politiche di incentivazione e sensibilizzazione alla raccolta differenziata, la mancanza di adeguati centri di compostaggio, l’insignificante realizzazione di piattaforme cittadine di recupero e di impianti di riciclo, rappresentano nell’insieme le condizioni che permettono agli affaristi dei rifiuti e dell’energia di presentare progetti in netta contraddizione con i principi del rispetto dell’ambiente e della salute.

Ormai tutto si muove nel segno dell’emergenza, quest’ultima è divenuta il sistema di governo politico dei territori. A beneficiarne sono le lobby dei rifiuti e dell’energia che oggi rappresentano l’economia che tira e che attira il ceto politico e burocratico nell’irresponsabile sistematica pratica di distruzione dei nostri territori. Si tratta di un potere reale, forte, un potere criminogeno, capace di far sciogliere Consigli Comunali avversi alle loro politiche, di controllare i flussi dei finanziamenti, di condizionare le istituzioni preposte al controllo, di farsi centro delle decisioni politiche, di promuovere campagne comunicative per l’addomesticamento dell’opinione pubblica.

Non si può dire sempre di NO” ripetono i governanti, “ma se diciamo NO, poi i rifiuti dove li buttiamo?“, è la domanda truffaldina e ricattatoria di molti amministratori indolenti costantemente genuflessi dinanzi agli affaristi dei rifiuti e al ceto politico che – colposamente o premeditatamente – non riesce o non vuole procedere alla costruzione degli strumenti di un ciclo virtuoso dei rifiuti e dell’energia.

Le soluzioni di buon senso ci sono e ci sono le tecnologie appropriate che permetterebbero una gestione congeniale dell’intero ciclo dei rifiuti e dell’energia, ma sono soluzioni che vanno contro gli interessi degli speculatori, della “cultura” del profitto ad ogni costo.

Opporsi a questo sistema, costruire le alternative, riprendersi il diritto alla decisione è ormai una questione di legittima difesa, una questione di sopravvivenza. I territori sono beni comuni, non la risorsa da sfruttare per il profitto di pochi faccendieri e dei loro protettori.

Per queste ragioni Comitati, associazioni e residenti organizzano un sit-in di protesta contro tutti i progetti inquinanti del Comune di Catania, colpevole di aver sempre dato parere positivo a questi progetti.

Questo si terrà a Catania venerdì 3 luglio alle ore 17,30 all’angolo via Etnea/Piazza Duomo.

Continueremo a dire NO all’inceneritore e a tutti gli impianti inquinanti. Diremo SÌ solamente alle politiche che mettono al centro gli interessi degli abitanti e dei loro territori. La questione di fondo è e rimane il modello di sviluppo dominante di tipo estrattivo e predatorio: un modello basato sulla crescita illimitata del consumo di merci, di suolo, di acque, delle nostre vite; un modello di sviluppo che produce inquinamento, desertificazione e diffusione di malattie. Cambiare rotta è ormai indispensabile“.