L’Europa riapre le frontiere a 14 Paesi, sì alla Cina in caso di reciprocità: no a Russia, Stati Uniti e Brasile

L’Europa riapre le frontiere a 14 Paesi, sì alla Cina in caso di reciprocità: no a Russia, Stati Uniti e Brasile

I 27 Paesi dell’Unione Europea hanno raggiunto un compromesso relativo alla riapertura delle frontiere. Una folta lista di Paesi potrà riprendere i contatti con l’Europa su uno sfondo che vede l’allentamento dell’emergenza sanitaria.

Anche l’Italia, la cui posizione fino a lunedì sera appariva incerta, ha votato a favore del compromesso.

Numerose le variabili di cui i 27 governi hanno dovuto tenere conto, ma una volta approvata la raccomandazione, l’impegno è vincolante da un punto di vista politico.

La lista comprende 14 Paesi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova-Zelanda, Rwanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay. A questi si aggiunge la Cina, nel caso dal Paese asiatico ci fosse reciprocità nei confronti dei cittadini comunitari.

Gli Stati Uniti, il Brasile e la Russia sono rimasti esclusi dalla trattativa.

Sulla base del compromesso raggiunto, i 27 Stati saranno chiamati a verificare la lista ogni 14 giorni. Diplomatici a Bruxelles hanno negoziato in questi giorni un criterio epidemiologico con cui stabilire se aprire o meno le frontiere esterne a singoli Paesi terzi.

Il parametro prevede che si possano aprire i confini con gli Stati che negli ultimi 14 giorni abbiano livelli epidemiologici simili a quelli europei.

Immagine di repertorio