Catania, autonoleggio, macchine e beni per 200mila euro: maxi sequestro per Giuseppe Pastura del clan Santapaola

Catania, autonoleggio, macchine e beni per 200mila euro: maxi sequestro per Giuseppe Pastura del clan Santapaola

CATANIA – Nell’ambito di specifica attività volta al contrasto della criminalità organizzata, la Polizia di Stato, nella giornata di ieri, ha dato esecuzione a una misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Catania, sezione Misure di Prevenzione su proposta congiunta della questura di Catania e della locale Procura Distrettuale.

Il decreto di sequestro anticipato ha colpito i beni di Giuseppe Pastura, 30 anni, noto pluripregiudicato, in atto detenuto, con a carico condanne per reati inerenti gli stupefacenti. L’uomo è anche indagato per i più allarmanti reati di associazione di stampo mafioso (clan Santapaola-Ercolano) e associazione finalizzata al traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. Fatti, questi ultimi, per i quali ha già subito una condanna in primo grado alla pena di anni 14 e mesi otto di reclusione (nel corso dell’operazione Carthago 2).

Il provvedimento di dispossesso ha interessato una società di capitali, la Luk Rent S.r.L., operante nel settore del noleggio veicoli, di 6 auto di piccola/media cilindrata, ma tutte nuovissime, e somme di denaro e valori giacenti intestati al pregiudicato e ai soggetti terzi a lui riconducibili, per un valore stimato di circa 200 mila euro.

Questa operazione si riconnette direttamente al recente sequestro, avvenuto lo scorso 4 giugno, a carico di Francesco Scuderi, detto “Niculitto”, in atto detenuto e Salvatore Amato, detto “Turi Amato”, in atto detenuto, storico personaggio appartenente all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano, responsabile del gruppo dei cosiddetti “ottantapalmi”, operante nel quartiere San Cristoforo di Catania.

Giuseppe Pastutra, infatti, è il genero di Amato ed era anche il fiduciario per i suoi affari durante i periodi della sua detenzione. Le indagini patrimoniali, focalizzate nel periodo compreso tra il 2016 e il 2017, hanno permesso di acclarare l’assoluta sproporzione dei beni nella disponibilità dell’indagato rispetto alla capacità reddituale dello stesso e del relativo nucleo familiare.

Il Tribunale di Prevenzione, ritenendo idonei gli elementi investigativi raccolti dal personale del gruppo di lavoro integrato della divisione polizia Anticrimine e della Squadra Mobile della questura di Catania, in stretto raccordo con la Procura della Repubblica di Catania, confluiti nella richiesta congiunta firmata dal Questore di Catania e dal Procuratore della Repubblica di Catania, ha disposto il sequestro anticipato, finalizzato alla confisca.