CATANIA – Le associazioni Siamo Futuro Catania, già in prima linea per la riapertura delle sedi universitarie, e Uniti per i fuori sede, fanno sentire la loro voce riguardo ai problemi degli studenti.
Adesso la lente d’ingrandimento è spostata sulle residenze e sulle mense e l’istanza è quella di evitare discriminazioni nei confronti di coloro che devono tornare in questi luoghi.
Il diritto allo studio viene inoltre rivendicato come sempre.
“È un paradosso non aprire le residenze universitarie e le mense ai nostri colleghi quando la nostra città sta tornando alla normalità – si legge nella nota –, dopo questo periodo di crisi. Non si può vietare agli studenti di tornare nelle residenze, pur avendo vinto un concorso e ottenuto una borsa di studio. Non possono esserci discriminazioni, a tutti gli studenti deve essere garantito il diritto di tornare nelle residenze, rispettando le dovute misure precauzionali e di sicurezza. Perché chi alloggia in un’abitazione privata può ritornare in città e chi usufruisce di un alloggio Ersu no?
Perché non possiamo riaprire le mense universitarie a tutti coloro che ne hanno bisogno e che hanno il diritto di usufruirne? Tantissimi ragazzi si trovano a vivere una situazione che non hanno scelto, soprattutto adesso è importante aiutare e tutelare la comunità studentesca. Inoltre auspichiamo, il prima possibile, una riapertura degli uffici dell’Ente, per venire incontro alle numerose difficoltà riscontrate dagli studenti in queste ultime settimane”.