Serie A, dove eravamo rimasti? La situazione pre-lockdown e i risvolti della Coppa Italia

Serie A, dove eravamo rimasti? La situazione pre-lockdown e i risvolti della Coppa Italia

“Fase 3”, “emergenza”, “quarantena”, parole attuali ma che, piano piano, ci stiamo lasciando alle spalle. Dimenticare è un verbo che non può e non deve essere usato, perché dalle brutte esperienze si apprendono sempre grandi insegnamenti per non sbagliare in futuro. Andare avanti, invece, deve diventare una sorta di mantra, un messaggio che deve risuonare nelle teste di ognuno di noi per evitare che lo sconforto prenda il sopravvento.

Queste poche righe potrebbero riassumere, a grandi linee, il concetto stesso di ripartenza, tanto agognato negli ultimi mesi e messo in atto, ormai praticamente in ogni ambito lavorativo e non, ultimamente. Un concetto che deve necessariamente passare anche da un altro lavoro che, però, per la maggior parte degli italiani è uno svago, se non addirittura una passione: il calcio. La serie A ripartirà questo weekend, nel quale verranno disputati i recuperi della 25esima giornata, quella che, in qualche modo, ha segnato l’inizio del lockdown nel nostro paese.

Si riparte, dunque, a piccoli passi, senza pubblico e con dei “buchi” da riempire. Così come già sperimentato in Coppa Italia, alle nuove regole di convivenza con il “mostro invisibile” ci si deve abituare al momento, nella speranza che il prima possibile possa ritornare lo spettacolo che anche i tifosi di ogni squadra e categoria offrono sugli spalti. Si inizia sabato 20 giugno con Torino-Parma (ore 19,30) e Verona-Cagliari (ore 21,45). Due partite nelle quali si intrecciano sogni europei e rimpianti che si sono trasformati in “lotta salvezza”. Verona e Parma, lontane negli orari e nei luoghi, ma vicine in classifica (entrambe con 35 punti all’attivo). Per le due compagini, la possibilità di superare il Milan in ottica Europa League, con i rossoneri che a febbraio pareggiarono con la Fiorentina con il risultato di 1-1.

Discorso diverso per Torino e Cagliari, le due grandi deluse del campionato fin qui disputato, soprattutto per quanto riguarda la sponda piemontese. Per questi ultimi infatti i sogni europei sono andati a farsi benedire a causa delle 14 sconfitte rimediate in 24 giornate; la zona retrocessione è distante appena 2 punti e un qualsiasi passo falso, a questo punto della stagione, può rappresentare un ulteriore scivolone verso il baratro. Il nuovo allenatore Moreno Longo (che ha preso il posto di Walter Mazzarri) è chiamato a dare una nuova verve ai granata, i quali dispongono di una rosa che, visti i nomi, può certamente ambire a palcoscenici più alti. Così come i sardi di Walter Zenga, subentrato in panchina dopo Maran, i quali dopo un inizio di campionato spumeggiante hanno piano piano abbandonato i sogni europei. La matematica sorride ancora al Cagliari, ma bisogna necessariamente ripartire da una vittoria contro una diretta concorrente per poter parlare ancora d’Europa.

Si prosegue con i due recuperi della domenica: Atalanta-Sassuolo (ore 19,30) e Inter-Sampdoria (ore 21,45). Anche qui Europa e salvezza si intrecciano, con l’Inter però, che vuole mantenere ancora vivi i sogni scudetto dopo il tonfo rimediato con la Juve nell’ultima partita pre-lockdown. La Sampdoria, dal canto suo, dovrà dare il massimo contro gli uomini di Antonio Conte; il 16esimo posto in classifica a +1 dalla zona retrocessione non può di certo far abbassare la guardia ai blucerchiati. Atalanta-Sassuolo è un crocevia fondamentale per la stagione delle due squadre. Da un lato i bergamaschi di Gasperini, forti anche del raggiungimento dei quarti di finale di Champions League, che guardano all’Inter, ma si devono guardare dalla Roma per l’ultimo posto disponibile per l’accesso in Champions League; dall’altro i neroverdi di De Zerbi, gli outsider della lotta all’Europa League.

Di contorno si riparte da dove si era rimasti prima del lockdown. Juve in testa con un solo punto di vantaggio sulla Lazio e chiamata a riscattare la sconfitta subita ieri sera contro il Napoli di Gattuso nella finale di Coppa Italia. Inoltre, con questa vittoria, il Napoli accede automaticamente in Europa League, liberando un posto in più per i preliminari e acuendo ulteriormente la lotta Europa. Juve e Lazio sembrano destinate a lottare fino alla fine, ma occhio a considerare l’Inter già “morta”. Appassionante anche la lotta salvezza, con Lecce, Genoa, Sampdoria, Torino e Udinese in tre punti. Più distanziate Spal e Brescia, ma non ancora fuori dai giochi per il discorso salvezza.

Insomma, tutto è pronto per una ripartenza al massimo. I tifosi mancheranno, ma le emozioni no di certo. Ogni ragionamento o concetto pensato prima del lockdown, ormai, non ha più senso. Un po’ come quando, durante una gara di Formula 1, entra la safety car in pista a seguito di un incidente: tutti si devono accodare a essa, le distanze si riducono al minimo, diventa tutta una questione di nervi. Anche in Serie A, adesso, tutti si devono accodare a una safety car chiamata destino.

Immagine di repertorio