Redditi precari e crisi, domani mobilitazione nazionale. Urzì (USB Sicilia): “La pazienza è finita, pretendiamo misure economiche certe”

Redditi precari e crisi, domani mobilitazione nazionale. Urzì (USB Sicilia): “La pazienza è finita, pretendiamo misure economiche certe”

PALERMO – La Federazione del Sociale USB lancia una giornata di mobilitazione nazionale con presidi e manifestazioni di fronte alle sedi delle istituzioni regionali per domani, martedì 16 giugno.

A Palermo l’appuntamento è alle ore 11, in via Cavour 6, presso la Prefettura.

“La crisi sanitaria – si legge nel documento dell’iniziativa – ha fatto venire alla luce l’estrema vulnerabilità di tanta parte della popolazione che da anni vive di redditi precari e intermittenti e che si è trovata fin da subito completamente sprovvista di forme di tutela del reddito”.

“I provvedimenti del Governo hanno coperto solo in piccola parte chi lavora con contratti atipici, chi svolge attività saltuarie o stagionali, chi non ha un contratto regolare full time. Da metà giugno però anche chi ha potuto godere di un ammortizzatore sociale come la Cig o il Fis (ammesso che lo abbia effettivamente percepito) si ritroverà completamente scoperto”.

La pazienza è finita spiega Claudia Urzì, responsabile regionale della Federazione Del Sociale USB Sicilia – perché pretendiamo misure economiche certe per tutta la durata della crisi; nessuna deroga ai contratti nazionali ma, al contrario, una campagna per la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari e intermittenti impiegati in tutti i settori della nostra economia; l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare le problematiche dei lavoratori e delle lavoratrici maggiormente colpiti dalla crisi come gli stagionali, i lavoratori del turismo e della ristorazione e i dipendenti del settore spettacolo e cultura; una moratoria sugli sfratti e sui pignoramenti per tutte quelle famiglie che hanno accumulato morosità da gennaio fino a al termine del lockdown; il rilancio del settore pubblico attraverso investimenti e assunzioni negli Enti Locali, nella sanità, nella scuola e nella tutela dell’ambiente”.