Le cause principali di addebito della separazione

Le cause principali di addebito della separazione

Le separazioni tra coniugi si manifestano per i motivi più svariati: infedeltà, mancanza di sentimento, suoceri ecc. ma non tutte le cause possono determinare un addebito della separazione. Vediamo di cosa si tratta.

COSA È L’ADDEBITO DI UNA SEPARAZIONE

Attraverso la pronuncia di addebito della separazione, il coniuge colpevole perde il diritto all’assegno di mantenimento oltre che i diritti successori del coniuge. Inoltre, potrebbe essere obbligato al pagamento di tutte le spese legali, anche di controparte, oltre ad un probabile risarcimento del danno.

Quali sono dunque le cause di addebito? Il nostro codice civile, stabilisce dei doveri reciproci nascenti dal matrimonio, imposti dall’art. 143 c.c. (fedeltà, assistenza morale e materiale, collaborazione, coabitazione, contribuzione).

Il mancato rispetto anche di uno soltanto di tali obblighi, qualora dimostrato in giudizio, determinerà la pronuncia di addebito della separazione.

Esaminiamo i più frequenti:

Infedeltà

La relazione extraconiugale è certamente la prima causa di fallimento di un matrimonio oltre che di addebito della separazione. Essa deve essere provata in giudizio in maniera certa, fornendo prove testimoniali, fotografiche e tutto quanto possa essere utile a convincere il giudice circa l’avvenuto tradimento.

Deve trattarsi ovviamente di tradimento non solo platonico o letterario, ma fisico e ripetuto nel tempo e tale da determinare una offesa all’onore e alla dignità dell’altro coniuge.

Mancanza di rapporti affettivi e intesa sessuale

Particolare è invece il caso di addebito dovuto alla mancanza di rapporti affettivi e amorosi (anche fisici) con il coniuge, in quanto causa di frustrazione e disagio e, non di rado, irreversibili danni sul piano dell’equilibrio psicofisico. È una fattispecie molto difficile da dimostrare ma che spesso si manifesta tra i coniugi.

Maltrattamenti, violenza fisica e psichica

Causa anch’essa spesso di addebito, è la violenza fisica e/o psichica che il coniuge ha subito nel corso della vita matrimoniale. Tali comportamenti, in quanto lesivi dell’integrità e l’incolumità fisica, morale e sociale dell’altro coniuge, oltrepassando quella soglia minima di solidarietà e di rispetto comunque necessaria e doverosa per la personalità del partner, determinano, se dimostrabili, una certa pronuncia di addebito della separazione.

 Incapacità di procreare

Nascondere al coniuge la propria eventualità incapacità di procreare giustifica l’addebito in capo al coniuge sterile o impotente in quanto costituisce lesione del diritto fondamentale dell’altro coniuge di realizzarsi nella famiglia e nella società anche come genitore (cfr. Cass. n. 6697/2009).

 

Abbandono del tetto coniugale

Abbandonare la residenza familiare senza il consenso dell’altro coniuge e senza farvi ritorno pone in essere un comportamento contrario ai doveri matrimoniali. Tuttavia, tale condotta non costituisce causa di addebito in presenza di giusta causa nel caso in cui l’abbandono sia assolutamente necessario per evitare gravi litigi domestici con la moglie, se essi possono determinare situazioni di pericolo per l’incolumità dei coniugi o dei figli.

In ogni caso, prima di intraprendere una separazione, è sempre opportuno rivolgersi ad un avvocato competente in materia, che possa individuare il percorso migliore da seguire per renderla, se possibile, meno dolorosa e dispendiosa, soprattutto se in presenza di figli minori.