Verso segnali wireless “puri” con il progetto “Free-Space Optical communication (FSO)”

Verso segnali wireless “puri” con il progetto “Free-Space Optical communication (FSO)”

Alcuni ricercatori dell’Università di Ginevra e del Maryland ritengono che, per aumentare la “qualità” dei segnali wireless con i satelliti, si potrebbero produrre dei tunnel nel cielo bucherellando le nuvole; come? Con i laser.

«Le nuvole oscurano e disperdono il segnale; ciò è ampliamente dimostrato dal fatto che nel 2013, durante la missione “Lunar Laser Communication Demonstration”, per batterle la National Aeronautics and Space Administration (NASA) dovette costruire tre stazioni di ricezione sulla Terra» si legge sulla rivista Wired USA. In altri termini, la trasmissione dei dati dipende, principalmente, dalle condizioni metereologiche.

Il progetto “Free-Space Optical communication (FSO)” mira, tramite un particolare raggio laser a “luce pulsante”, a garantire una fonte di trasmissione “pulita” del segnale.

Le dimostrazioni, al momento, appaiono limitate, ma i ricercatori sono sicuri che in futuro riusciranno a creare canali larghi anche 100 metri e a collegarli tra loro. La nuova tecnologia prenderà il nome di “molecular quantum wakes”, sarà capace di non generare alcun tipo di gas ionizzato (plasma) difficile da controllare e, a quanto sembra, risulterà fondamentale per riportare l’umanità sul suo satellite naturale, nell’ambito della missione Artemide.