Catania, minaccia di morte la ex compagna e diffonde immagini dei loro rapporti intimi: in carcere stalker violento

Catania, minaccia di morte la ex compagna e diffonde immagini dei loro rapporti intimi: in carcere stalker violento

CATANIA – Nel corso del pomeriggio di ieri, agenti delle Volanti hanno arrestato una persona perché responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna.

La vittima aveva richiesto aiuto alla Polizia di Stato chiamando sulla linea di emergenza 112 NUE e riferendo della condotta dell’ex convivente, il quale era stato già da lei denunciato per stalking lo scorso 10 maggio. Nonostante ciò, l’uomo aveva continuato a perseguitarla con chiamate telefoniche e messaggi minacciosi, perfino presentandosi personalmente sotto l’abitazione dei di lei genitori dove la vittima aveva trovato rifugio, poco prima della chiamata d’emergenza.

È scattato, così, l’intervento delle Volanti che, nell’imminenza del pericolo che l’uomo potesse commettere un atto violento nei confronti dell’ex compagna, hanno battuto la zona segnalata. E l’accuratezza della perlustrazione ha dato i suoi frutti: lo stalker, infatti, è stato rintracciato proprio nelle vicinanze dell’abitazione della sua vittima, in attesa. I suoi propositi sono stati, però, interrotti dai poliziotti che lo hanno prelevato e condotto in Questura, dove la situazione si è evoluta sfavorevolmente per lui.

Gli agenti, infatti, hanno invitato la signora a sporgere un’ulteriore denuncia, a supporto della quale la vittima ha anche fornito i messaggi giunti sul suo cellulare da parte dell’ex convivente, contenenti gli insulti e le minacce, anche di morte, ricevuti negli ultimi giorni; l’uomo avrebbe anche diffuso audio e video dei loro rapporti intimi. Quindi, i poliziotti hanno attivato quindi il codice rosso.

L’uomo, pregiudicato per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della precedente compagna, è stato arrestato e, su disposizione del pubblico ministero di turno, rinchiuso in carcere. La signora, visibilmente scossa e agitata, non sentendosi più al sicuro neanche nell’abitazione dei genitori è stata collocata in una struttura protetta per vittime di violenza.

Fonte immagine laleggepertutti.it