RIPARTIRE PER RINASCERE

RIPARTIRE PER RINASCERE

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

‘’L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro […]’’ , recita così l’articolo primo della Costituzione italiana. Il lavoro è il principio su cui si basa la nostra società, principio ostacolato e messo a dura prova dalla pandemia da Covid-19. Come hanno reagito e stanno reagendo le piccole imprese, duramente provate da sua “maestà” il Coronavirus? Abbiamo posto alcune domande al Sig. F.C., titolare di una mini-azienda ristorativa, il ‘’Bar Cardillo’’.

Signor Cardillo,  come ha vissuto la chiusura della propria attività?
F.C.
: E’ stato un periodo molto difficile. Di solito lavoro tutto il giorno; fermarsi improvvisamente ha significato vivere un periodo di stress emotivo ma soprattutto paura di non farcela. La paura di perdere tutto ha convissuto con me ogni giorno durante la quarantena, ma la tenacia mi ha dato la giusta dose di speranza.

Com’è stato riprendere a lavorare?
F.C.
:  Riprendere è stato duro. Quando si lavora, ci si abitua ad un certo ‘’ritmo’’ che io ho completamente perso. Nonostante fisicamente sia stato pesante, l’aspetto che mi ha colpito di più è stato quello finanziario. Il lavoro è diminuito del 60% e la frequenza delle persone che acquistano non è più la stessa.

Lavora in serenità?
F.C.
:  Non lavoro serenamente, il rischio di contagio non è nullo anche se mi sono attrezzato di tutti i dispositivi di prevenzione obbligatori e non: detersivi specifici per igienizzare, termometro a infrarossi digitale, pannelli distanziometrici, ozonizzatore per purificare ambiente e superfici e molto altro.

Come pensa si evolverà la situazione?
F.C.
: Sono fiducioso. Il lavoro tornerà come prima, ma bisogna essere pazienti perché sarà un lento e laborioso processo. L’estate 2020 non sarà come le altre, però mi ritengo fortunato: molta gente non ha avuto la forza economica per la riapertura. Provo profondo dispiacere per chi ha dato la vita per il lavoro e adesso non ha niente.

Grazie per averCi concesso questa breve intervista, che spingerà i nostri lettori a riflettere sulle conseguenze economiche, determinate dalla pandemia da Covid-19. E’ una vera e propria sfida, quella lanciata da questo invisibile e funesto killer, e come tutte le sfide non sappiamo quale sarà l’epilogo. Una cosa è certa: sono molti i ristoratori (e non solo) che stanno provando a ripartire perché, come diceva qualcuno, “il modo più sicuro per riuscire è sempre provarci ancora una volta”. Il signore in questione era mister Thomas Edison, il genio della lampadina, ma Voi tutti siete pronti per interiorizzare il suo monito?

L’augurio della nostra redazione è che tutte le piccole e medie imprese possano ripartire, perché (ci rivolgiamo a tutti i titolari di aziende flagellate dall’emergenza sanitaria) “nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia” (Luis Sepulveda).  

Ilenia Cardillo 5G – Liceo Scientifico “Leonardo” – Giarre (CT)