Quelle mazzette che fanno male alla sanità siciliana. Razza: “Condotte criminose depauperano il sistema”

Quelle mazzette che fanno male alla sanità siciliana. Razza: “Condotte criminose depauperano il sistema”

PALERMO – L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, ha commentato con rammarico lo scandalo che ha coinvolto la sanità siciliana. Tra i tanti arrestati nel corso dell’operazione della Guardia di Finanza, che ha permesso di sgominare un giro di mazzette per un totale di quasi 600 milioni di euro, spicca il nome di Antonio Candela, coordinatore della struttura regionale per affrontare l’emergenza sanitaria in corso ed ex commissario straordinario e direttore generale dell’Asp di Palermo.

Dopo le dichiarazioni del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, Razza ha detto la sua, dichiarando che “il quadro svelato dalle indagini della Guardia di Finanza è impietoso e fa rabbia. Poco importa che siano fatti risalenti nel tempo al 2016“.

Insomma, si dice che il tempo aggiusta tutto, ma non è questo il caso. Razza lo sa bene e lancia un invito a tutti coloro i quali hanno a che fare con le gare pubbliche che, secondo le sue parole, “nel protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel rischio gare quello più alto. Ed è anche questa la ragione per la quale, attirandomi polemiche, ho alzato la voce sulle centrali di committenza pubbliche perché il sistema sanitario non può essere depauperato da condotte criminose. Ho sempre invitato, e continuo a invitare oggi, tutte le imprese a denunciare all’autorità giudiziaria ogni anomalia e a segnalarlo formalmente alla nostra anticorruzione“.

Infine, una riflessione “sull’arrestato d’eccellenza”, Antonio Candela: “La storia personale e le pubbliche considerazioni di tante istituzioni su alcuni dei soggetti coinvolti, a partire dal dottor Candela, stonano con le risultanze di questa attività investigativa. E per questo la vicenda lascia ovviamente attoniti. Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti“.

Il giro di mazzette scovato dalle Fiamme Gialle riguarda le gare indette dalla Centrale Unica di Committenza della Regione Siciliana e dell’Asp 6 di Palermo. Oltre a Candela sarebbe finito in manette pure Fabio Damiani, attuale direttore dell’Asp di Trapani.

Fonte immagine Facebook – Ruggero Razza