Rivoluzione per aerei e treni, dai divisori ai sedili invertiti: l’inizio di una “nuova era”?

Rivoluzione per aerei e treni, dai divisori ai sedili invertiti: l’inizio di una “nuova era”?

“Libertà”. Una delle parole più usate dagli italiani, soprattutto nell’ultimo periodo di “chiusura totale”, dove ci si è ritrovati circondati dalle proprie mura domestiche, per settimane e settimane.

Per il genere di società in cui viviamo, abituata a spostarsi in continuazione e cresciuta con la “cultura dei viaggi”, è stato difficile accettare lo stop. Basta fare un confronto, senza andare troppo indietro nel tempo, per accorgersi di come, nel giro di pochi anni, il settore dei trasporti è andato incontro a una vera e propria rivoluzione.

Se inizialmente viaggiare, avvalendosi di mezzi come l’aereo, era “roba per pochi”, al contrario adesso la stragrande maggioranza può permetterselo. Bisogna ammetterlo: il tema del viaggio, già a partire dal Novecento, è tra i prediletti persino in letteratura.

A tal proposito, basti pensare al romanzo autobiografico “On the road”, dello scrittore statunitense Jack Kerouac, che racconta di una serie di viaggi in auto, sullo sfondo dell’America.

Rispetto all’epoca attuale, si tratta di un modo differente di intendere gli spostamenti, da cui si può trarre una riflessione su com’è cambiato tutto. In particolar modo, le nuove generazioni sono abituate a muoversi per conoscere nuovi luoghi e ad adattarsi a essi in molti casi.

L’idea di partire e lasciare la propria casa e gli affetti, che sia per un breve periodo o meno, non spaventa, bensì viene vissuta da molti come un sogno.

Indubbiamente, andare alla scoperta del mondo o spostarsi rapidamente per lavoro, sono delle azioni facilitate in particolar modo dal trasporto aereo.

Senza quest’ultimo si perderebbe molto più tempo nel raggiungimento di un luogo. Un grande disagio se si considera che, oggi, proprio le tempistiche negli spostamenti sono un parametro fondamentale da rispettare. Anche in questo campo sono emersi gli effetti provocati dall’emergenza in atto, con un inevitabile stravolgimento degli assetti.

Su tale fronte, sono state pensate diverse soluzioni per tornare a viaggiare, garantendo il distanziamento sociale e la sicurezza di ciascun passeggero. Tra queste, spicca la proposta della nota azienda italiana Aviointeriors, che dal 1972 si occupa degli allestimenti interni degli aerei.

Il progetto dell’impresa verte su un modello di divisori “Glassafe”. Si tratta di pareti trasparenti, che coprono le spalle e la testa del passeggero, realizzate in plexiglass, un materiale simile alla plastica, che può essere trasparente o in alternativa opaco.

Nello specifico, si farebbe riferimento a rivestimenti, facili da smontare e igienizzare, da apporre tra un sedile e l’altro per evitare che i passeggeri entrino in contatto, specie qualora ci fossero infetti a bordo.

Un’altra idea lanciata dall’azienda italiana consisterebbe nel modello di poltrone “Janus”, che vede un’inversione del sedile centrale, in una fila di tre posti.

In tal modo i passeggeri non entrerebbero in contatto, venendo inoltre separati da una parete in plastica. Nello specifico, il passeggero centrale sarebbe seduto in direzione opposta rispetto agli altri due ai lati.

Un’alternativa che potrebbe avere dei risvolti positivi sull’economia poiché, in tal modo, si potrebbero vendere più biglietti, senza privarsi dei posti a bordo per via della questione “distanziamento”.

Il disegno di Aviointeriors, oltre agli aerei, è stato pensato anche per i treni ad alta velocità, quali Italo e Frecciarossa. Al momento si starebbero valutando le opzioni, per poi dare eventualmente il via alla produzione e alla diffusione dei materiali.

Il tutto potrebbe rappresentare una svolta in chiave di spostamenti, poiché si potrebbe continuare a viaggiare in sicurezza, evitando il “blocco totale” come accaduto.

Questo consentirebbe di mantenere viva l’economia, tra l’altro a quanto pare senza spendere cifre eccessive. Ma significherebbe anche non spegnere l’entusiasmo di coloro che devono o vogliono andare fuori, considerata la comodità che sembrerebbero promettere i nuovi modelli.

Tuttavia al momento non ci sono certezze. Sarà davvero l’inizio di una “nuova era”?

Fonte foto: Aviointeriors.it