Migranti e strutture inadeguate all’accoglienza, “bomba a orologeria in piena deflagrazione”: Grotte chiede aiuto al Governo

Migranti e strutture inadeguate all’accoglienza, “bomba a orologeria in piena deflagrazione”: Grotte chiede aiuto al Governo

GROTTE – Il sindaco di Grotte (provincia di Agrigento) chiede al Governo nazionale di intervenire per gestire l’emergenza migranti e di attuare “ogni misura utile a garantire contemporaneamente la salute dei migranti, dei cittadini della provincia di Agrigento e di tutti i Siciliani”.

“La paventata ‘bomba a orologeria’ non è più destinata a esplodere, ma è ormai in piena deflagrazione. Gli sbarchi stanno costringendo a soluzioni di primissima accoglienza in luoghi inadatti, in pieno centro abitato e non certamente in grado di consentire il rispetto delle regole come, invece, richiesto ai cittadini – scrive Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte, in una lettera rivolta alle autorità nazionali – Questo è quello che sta per accadere a Grotte, piccolo centro abitato collinare della provincia di Agrigento, destinato ad accogliere 60 migranti in un edificio sito nel cuore del centro abitato, privo di adeguati spazi esterni, non idoneo all’accoglienza di persone da sottoporre a isolamento obbligatorio”.

“Grotte si è sempre distinta per l’accoglienza: minori non accompagnati, ragazze madri, donne maltrattate. Tutti hanno sempre trovato una casa nella nostra cittadina. Il Cimitero ha anche accolto i morti del mare. Pur manifestando la piena e totale disponibilità, ancora una volta, ad accogliere gli sfortunati fratelli africani, ritengo inaccettabile che lo Stato continui a essere incapace a trovare soluzioni non emergenziali ma strutturali e soprattutto capaci di rispettare contestualmente i diritti dei migranti e quelli dei cittadini italiani”, si legge nella lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.

Il sindaco esprime profonda preoccupazione per lo stato della propria città, già provata dal Coronavirus e dalla crisi economica che ha travolto l’Italia intera: “In piena emergenza Covid-19, il nostro piccolo Comune non può farsi carico di un numero così elevato di soggetti in regime di quarantena, con una cittadinanza già allo stremo sia psicologicamente che economicamente, preoccupata per quello che sta accadendo”.

“Faccio appello a tutti Voi, affinché possiate agire con celerità, diritto e giustizia. Queste mie brevi righe hanno un’unica finalità: tutelare la salute dei miei concittadini e assicurare ai migranti un’accoglienza degna di questo nome, che non sia quindi il frutto di una instabile improvvisazione”, conclude Provvidenza.

Immagine di repertorio