Siciliani fuori sede, arriva la petizione dei cittadini per il rientro: “Chiediamo coerenza e solidarietà”

Siciliani fuori sede, arriva la petizione dei cittadini per il rientro: “Chiediamo coerenza e solidarietà”

PALERMO – Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ribadito le linee guida del Governo regionale per quanto riguarda la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. A fronte di alcune differenze rispetto a quanto stabilito dal Governo nazionale, nel decreto della Regione Siciliana ci sono diverse riaperturestraordinarie“. Per esempio quella del settore della toelettatura o la deroga per domenica 10 maggio (giorno della Festa della Mamma) per i fiorai, i quali potranno rimanere aperti ed effettuare asporti.

Rimangono, però, alcune questioni da sciogliere, almeno per quanto riguarda l’opinione dei cittadini. Infatti, il governatore siciliano è stato abbastanza chiaro riguardo la questionerientri dal Nord“. “Lunedì non entra nessuno“, ha fatto sapere a Omnibus di La7 Musumeci, ribadendo la sua posizione sui fuori sede e sui pericoli di una riapertura immediata dell’isola.

La decisione, però, non è andata giù a tanti cittadini siciliani. Fuori sede e parenti infatti, si sono uniti contro il “provvedimento ingiusto” di Musumeci e hanno creato una petizione per fare rientrare i siciliani bloccatial Nord Italia.

La petizione, che ha già raggiunto circa 700 firme a fronte delle mille come obiettivo finale, fa leva su due punti: la coerenza del decreto siciliano e la correttezza dei fuori sede che non hanno invaso impudentemente i famosi treni dell’8 marzo, presi d’assalto per l’esodo di massa prima della chiusura della Lombardia.

Il messaggio della petizione al Presidente della Regione è chiaro: “Il decreto del Governo in vigore dal 4 maggio ammette spostamenti verso i luoghi di residenza. Chiediamo coerenza e soprattutto solidarietà nei confronti dei Siciliani. Si ricordi che potevamo essere in quei treni stracolmi dell’8 marzo e invece per il bene della nostra terra, abbiamo rispettato le indicazioni e siamo rimasti al Nord. È arrivato il momento che lei intervenga“.

Fonte immagine Change.org