Coronavirus, l’Italia verso la fase 2: ancora troppi i nodi da scogliere che riguardano la scuola

Coronavirus, l’Italia verso la fase 2: ancora troppi i nodi da scogliere che riguardano la scuola

Il Dpcm emesso dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, fa già tanto discutere. Le azioni messe in campo dal governo fanno parte di una serie di manovre che dovrebbero accompagnare i cittadini alla Fase 2, quella della convivenza col virus.

Per quanto riguarda la scuola, le disposizioni fornite restano pressoché identiche alle precedenti.  Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia e l’attività didattica in presenza nella scuole di ogni grado nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e gli istituti di alta formazione. Sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio culturale e di gemellaggio.

Nelle Università e negli Istituti di alta formazione, le attività possono essere svolte con modalità a distanza, le stesse strutture dovranno garantire, dove necessario, il recupero delle attività formative.

In ambito scolastico restano ancora tanti i nodi da scogliere, come per esempio le direttive che specificano le modalità di svolgimento degli esami.

Il Dpcm entrerà in vigore dal 4 maggio, gli step successivi potrebbero essere comunicati il 18 maggio, dopo un periodo di osservazione dell’andamento dei contagi in una prima fase di apertura.

Ecco, dunque, il testo integrale della nuova ordinanza con tutti i dettagli e le norme approvate dal Consiglio dei ministri.

Immagine di repertorio