ADRANO – “Siamo chiusi dal 7 marzo ormai, corrispondente all’ultimo giorno di chiusura settimanale del sabato. A due mesi dalla nostra chiusura forzata, che non condividiamo – ma non entro nel merito della scelta – ci troviamo di fronte a un abusivismo sempre più dilagante“, a dichiararlo alla nostra redazione è Claudo Coco, rappresentante dei parrucchieri di Adrano, in provincia di Catania.
Il problema, il tal senso, è chiaro. Troppi abusivi intenti a esercitare l’attività di parrucchieri nella località etnea nonostante le attuali restrizioni imposte dal Governo nazionale per l’emergenza Coronavirus. Una situazione che, a lungo andare, rischia di rivelarsi pericolosa non solo per i professionisti, ma anche per la stessa clientela.
“Nonostante le restrizioni e nonostante tutte le regole imposte dal lockdown. L’abusivo in un certo senso, oltre a non tenere conto della salute dei clienti e della propria, addirittura offre un servizio molto approssimativo che potrebbe creare danni irreparabili anche a cute e capelli“, prosegue Coco.
“Vorremmo sensibilizzare le clienti a non scegliere l’abusivo e a pazientare un pochino, visto che ormai siamo quasi in dirittura d’arrivo, per attendere la nostra ripartenza. Come gruppo di parrucchieri siamo in costante contatto per capire quale può essere la migliore soluzione alla ripartenza, per i protocolli igienico-sanitari e servizi di eccellenza“.
Il problema, secondo Coco, potrebbe non riguardare soltanto la città di Adrano: “Questa discussione potrebbe essere fatta anche su larga scala, anche gli altri potrebbero pensarla come noi“, sottolinea.
“Sollecito dunque le clienti ad avere un po’ di pazienza per poter ritornare a garantire un servizio di eccellenza e mi auguro che anche autorità come il Prefetto e le forze dell’ordine cerchino di rendere i controlli più frequenti per questa gente che, oltre a creare danno, evade pure le tasse e non è utile nemmeno per la società“, conclude il professionista.
Immagine di repertorio
RACCONTIAMO LE VOSTRE STORIE, LE VOSTRE PAURE, LE VOSTRE INCERTEZZE. Oggi, ai microfoni di NewSicilia un grido d’allarme dal settore dei parrucchieri: “Ci troviamo di fronte a un abusivismo sempre più dilagante“
