L’emergenza Covid-19 vissuta dai ristoratori, il racconto della titolare de “La terrazza del Barone” di Catania: “Situazione surreale”

L’emergenza Covid-19 vissuta dai ristoratori, il racconto della titolare de “La terrazza del Barone” di Catania: “Situazione surreale”

CATANIA – L’emergenza Coronavirus ha letteralmente stravolto diverse realtà, dalla più semplice alla più complessa. Particolarmente scossi da questo “mostro” con il quale siamo costretti a combattere da più di un mese e che ha fermato tutto, sono i proprietari delle attività ristorative che, soprattutto in Sicilia, riscuotevano un gran numero di presenze e che, adesso, si trovano a dover fare i conti con un “arresto forzato“.

Ai microfoni di NewSicilia.it ci ha parlato della situazione tanto delicata quanto assurda la titolare della trattoria “La terrazza del Barone” di Catania, Rosa Coco, che gestisce insieme a Giancarlo Barone. A tal proposito la sua maggiore attenzione è stata rivolta al personale di sala che collaborava nel locale e che, in questa fase, attende la cassa integrazione. “Sto veramente male perché naturalmente i ragazzi mi chiamano tutti i giorni e, dopo due mesi, non hanno percepito neanche la cassa integrazione“.

A me è arrivata perché ho la partita IVA e la prima cosa che ho fatto, insieme all’altro gestore Giancarlo Barone, è stata andare a fare la spesa per tutti i ragazzi che lavoravano con noi perché ci sentivamo in colpa, non avevamo come aiutarli e non è bello sentire quello che stanno passando – continua la signora Coco –. Quando lavoravamo siamo stati sempre vicini alle loro esigenze anche economiche, non ci facevamo neanche caso e li pagavamo tranquillamente, dato che il locale andava bene. Chi lo doveva dire mai che dovevamo trovarci in questa condizione?“.

Il problema, però, colpisce a 360 gradi e, in primis, anche la proprietaria che deve fare i conti con le spese che provengono dal locale, pur non avendo più delle entrate sicure: “Mi sembra tutto così surreale, non ci credo ancora. Dallo Stato poi non c’è alcun aiuto e ogni giorno è sempre più dura. Essendo un’imprenditrice, anche se io e l’altro gestore abbiamo dei soldi da parte, non si parla di grandi cifre, perché abbiamo sempre investito per l’attività tra migliorie per il locale e tasse da pagare. Fino ad ora continuano ad arrivare anche le bollette: luce, acqua, gas ed è assurdo. Non avendo la disponibilità, anche noi ci troviamo spiazzati da questa situazione. Cambia anche lo stile di vita: per fare un esempio, quando andavo a fare la spesa non guardavo i prezzi dei prodotti e mettevo tutto nel carrello, in questi ultimi tempi faccio caso a tutto perché non avendo entrate bisogna andare avanti con quello che si ha da parte“.

Per il futuro, durante laFase 2” dell’emergenza Coronavirus in cui dovrebbero riaprire determinate attività per tornare gradualmente alla normalità, Rosa Coco ci ha spiegato come ha pensato di muoversi per la sua trattoria: “Giorno 4 riapriremo il locale ma solo con il servizio a domicilio, ma sempre ci sono delle precauzioni da prendere. Secondo la metratura del locale posso tenere soltanto 2 operai e non 24, che è il numero di quelli che lavoravano con me in precedenza. Ora diventa difficile anche scegliere tra loro, per noi sono tutti uguali, non c’è differenza“.

Ancora ha aggiunto: “Secondo le nuove disposizioni dovrò distanziare i tavoli di 2 metri tra loro e questo inciderà notevolmente dato che, normalmente, il locale contava 70 posti, mentre adesso solo 20/25, meno della metà. Inoltre, i ragazzi dovranno essere due, compresa io, Giancarlo Barone e mio figlio che lavora con noi e tutti dovranno usare mascherine, guanti e si dovranno realizzare delle strutture in plexiglas per i tavoli. Ma tutto a spese nostre, cifre non indifferenti visto che mi hanno chiesto 90 euro al metro. Come dovremmo fare che non ci sono entrate al momento?“.

Infine, la situazione de “La terrazza del Barone” era già stata messa a dura prova e Rosa Coco, infatti, ci ha spiegato: “Sono stata doppiamente danneggiata in quanto, accanto la mia trattoria, in via Castromarino, è crollato una palazzina e hanno chiuso la strada e due sale del locale adiacenti al palazzo per prevenire possibili e ulteriori crolli futuri. Quindi, già il mese precedente, le persone non venivano più come facevano prima e poi la diffusione del Coronavirus ci ha dato il colpo di grazia“.

Fonte immagine Facebook – La terrazza del barone