L’ITI Cannizzaro di Catania e la voglia di ripartire: i PROGETTI

L’ITI Cannizzaro di Catania e la voglia di ripartire: i PROGETTI

CATANIA – In questi giorni di “vite sospese”, la voglia di ripartire cresce. Anche a scuola.

E “scuola” non è solo didattica a distanza e aule vuote fino a settembre; la scuola è anche presenza sul territorio, trampolino di (ri)lancio, opportunità per un nuovo futuro che rimetta in moto il sapere e il saper fare, la mente e il corpo, la formazione e l’attività imprenditoriale e produttiva.

L’ITI Cannizzaro, che fin dai primi giorni ha già attivato la didattica a distanza, il servizio di helpdesk, le videolezioni, il comodato d’uso gratuito di PC e tablet e la connettività a Internet, non si è fermato qui. In vista di quella che abbiamo imparato tutti a conoscere come “fase due”, la nostra scuola sta procedendo a grandi passi nella realizzazione del progetto “Periferie creative”, ormai in dirittura d’arrivo e nel quale l’ITI Cannizzaro si era collocata fra le prime 25 scuole assegnatarie in tutta Italia.

Il progetto, nato nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), mira a realizzare ambienti didattici e laboratoriali innovativi aperti al territorio, alle organizzazioni del volontariato, associazioni no profit, ma anche e soprattutto ad aziende del comparto PMI. In fase operativa, saranno presto aperti e fruibili:

  • Aula studio ed Agorà (area espositiva) con pannelli separatori mobili, arredi ergonomici (tavoli trapezoidali, pouf e divani modulari, ausili per diversamente abili), sistemi avanzati di videoconferenza;
  • Un’area Makers per la sperimentazione e prototipazione rapida industriale, dotata di stampanti e scanner 3D, frese CNC, sistemi per taglio laser;
  • Aree per audio/video editing digitali, sala registrazione musicale in camera anecoica.

Tutti gli spazi saranno in linea con le norme di nuova concezione, dall’isolamento acustico alla climatizzazione con sistemi di filtraggio, nel rispetto delle distanze interpersonali che faranno ormai parte della nuova normalità e che non fermeranno la nostra voglia di ricominciare.

Un esempio?  Una delle stampanti 3D acquistata grazie ai finanziamenti del progetto e già operativa, è stata sfruttata per realizzare un prototipo industriale di valvola che trasforma una semplice maschera da snorkeling venduta dalla nota catena “Decathlon” in un respiratore d’emergenza per i malati di Covid-19 ricoverati presso gli ospedali, in attesa dei dispositivi elettromedicali ufficiali. L’idea è nata da un gruppo ingegneri della “Isinnova”, azienda bresciana che ha messo a disposizione gratuitamente sul proprio sito le istruzioni per realizzare il raccordo speciale e scatenato una gara di solidarietà fra chi in Italia dispone di stampanti 3D.
l’ITI Cannizzaro, che in questi anni sta sviluppando l’esperienza nel settore biomedicale e delle biotecnologie sanitarie, ha prontamente risposto: grazie all’impegno personale del prof. Salvatore Di Paola e di un giovane allievo dell’indirizzo Informatica dell’istituto, Jonathan Musumeci, impegnato in una vera “teledidattica”, è stato realizzato il primo componente che è stato subito testato con successo su una maschera.

Al di là dell’effettivo utilizzo del dispositivo, peraltro fortunatamente legato anche al calo della richiesta di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva negli ospedali dopo l’emergenza delle scorse settimane, un’esperienza come questa dimostra l’importanza delle dotazioni laboratoriali di cui dispone una scuola che, oggi più che mai, non possono avere i connotati solo di semplici attrezzature per esercitazioni “didattiche”, ma devono trovare rispondenza ed essere avanguardia della realtà lavorativa e produttiva del nostro paese.
Questa è una delle mission dell’istituto Tecnico “Stanislao Cannizzaro”, e rappresenta un primo passo per diventare un centro di riferimento per la prototipazione rapida per le PMI del territorio, alla cui rinascita noi vogliamo dare il nostro contributo.

#insiemecelafaremo