Vittoria, la solidarietà di Fratelli d’Italia a Mustile

Vittoria, la solidarietà di Fratelli d’Italia a Mustile

VITTORIA – Dopo la solidarietà del suo partito al consigliere di Sel Giuseppe Mustile è arrivata anche quella di Fratelli d’Italia. Le accuse lanciate al presidente della commissione assetto e territorio criticato per avere incontrato membri dell’amministrazione in merito al prg hanno fatto molto discutere.

Per i consiglieri Giovanni Moscato e Andrea Nicosia “tali accuse sono pretestuose e false e tendenti ad avvelenare un clima politico già molto teso”.

Si tratta per FdI di “denigrazioni messe in atto da chi ormai non ha più nulla da dire e da dare alla città, ennesimo tentativo di creare sospetti su persone umanamente e istituzionalmente degne come Pippo Mustile”.

I consiglieri ricordano che lo stesso Mustile è stato il padre dell’emendamento approvato nell’aprile del 2014 in merito al prg. “Mustile viene accusato – prosegue la nota – di incontri segreti e carbonari. Ma di cosa stanno parlando? Il consigliere Mustile nella qualità di presidente della commissione ha ricevuto mandato da parte di tutti i componenti della stessa commissione di ascoltare l’assessore Cilia, l’ingegnere Erbicella e gli uffici in merito ai rilievi da loro sollevati sull’emendamento approvato”.

“Quindi nessun segreto, nessun inciucio – aggiungono Moscato e Nicosia – ma solo ed esclusivamente il giusto e corretto dialogo tra due rappresentanti istituzionali (correttamente delegati) su un argomento importantissimo come il prg”.

Per FdI chi ha messo in giro queste voci su Mustile vuole “la paralisi della città per poi presentarsi come salvatore della patria”.

“Basta con i veleni – concludono – basta colpire la moralità degli uomini onesti solo per avere un po’ di spazio sui giornali. La macchina del fango con le persone oneste e perbene non funziona. È giunto il momento di marcare la differenza tra chi lavora per il bene comune come noi e Mustile e chi lavora solo per il potere fine a se stesso. Esprimiamo tutta solidarietà al presidente Mustile e gli chiediamo di ritornare sui suoi passi, perché non la si può dar vinta a quattro cialtroni”.