Dall’ambulante “in trasferta” all’impresa privata che prosegue i lavori: sanzionati nel Catanese i “furbetti” del decreto

Dall’ambulante “in trasferta” all’impresa privata che prosegue i lavori: sanzionati nel Catanese i “furbetti” del decreto

CATANIA – Le Fiamme Gialle etnee continuano nella capillare attività di vigilanza al fine di garantire l’attuazione delle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’obiettivo dell’azione svolta dalle forze dell’ordine è quello di accelerare l’uscita da questo stato di restrizione generale ed evitare che i tempi di emergenza si allunghino a causa dell’ulteriore diffusione dei contagi.

La costante presenza sul territorio, coordinata dalla Questura e condotta congiuntamente con le altre forze di polizia, è volta a contrastare i comportamenti scorretti di quei cittadini che si muovono sul territorio catanese in assenza di urgenti motivi o inderogabili necessità, aumentando così il rischio che il virus del Coronavirus si propaghi ulteriormente.

La Guardia di Finanza, quale polizia economico-finanziaria, focalizza l’attenzione soprattutto nei confronti delle attività economiche, verificando il rispetto delle prescrizioni dettate dal Governo Nazionale e Regionale, sanzionando coloro che violano le disposizioni vigenti.

È il caso, per esempio, dell’ambulante al dettaglio di Niscemi (CL) che, disattendendo il divieto disposto dal Presidente della Regione Siciliana di commerciare in un comune diverso dal proprio, è stato sanzionato a Caltagirone dai militari della locale compagnia perché trovato intento a vendere prodotti ortofrutticoli con la propria bancarella.

Altro esempio è quello del titolare e dei 3 dipendenti di una impresa edile di Giarre (CT) che, contravvenendo ai divieti nazionali e in assenza di protocolli di sicurezza anti-contagio, continuavano i lavori di ristrutturazione di un immobile privato, pur essendo oggi autorizzati solo i cantieri delle opere pubbliche e di pubblica utilità. I lavori sono stati immediatamente sospesi, si è proceduto a elevare la prevista sanzione amministrativa e a disporre la chiusura provvisoria dell’azienda.