Pasqua cristiana “in silenzio”: grande senso di vuoto avvertito dai musulmani

Pasqua cristiana “in silenzio”: grande senso di vuoto avvertito dai musulmani

CATANIA – Una Pasqua atipica, quella che viviamo quest’anno a causa dell’emergenza per il Coronavirus. Una festa nella quale non ci saranno persone in chiesa a celebrare la messa e nella quale le strade saranno deserte a causa delle restrizioni mirate a ridurre il rischio di contagi da Covid-19. Misura quest’ultima che porta anche a non organizzare le cosiddette gite pasquali.

Una ricorrenza religiosa che assume dei contorni un posilenziosi e ciò viene notato anche da persone che professano altre religioni, come per esempio i musulmani. Catania ha al suo interno una forte componente di persone appartenenti a questa fede religiosa e la mancanza della celebrazione della Pasqua cristiana nel capoluogo etneo in modo tradizionale viene avvertita da loro in modo molto forte.

A confermarlo è Ismail Bouchnafa, presidente della Federazione Islamica di Sicilia, che spiega anche come tutto questo stia accadendo quasi in coincidenza con una ricorrenza della loro religione. Questo naturalmente accentua il senso di unione che c’è, non solo nella nostra isola, tra persone che predicano fedi diverse.

Manca qualche giorno – afferma Bouchnafa – allinizio del mese sacro del Ramadan e così noi stiamo vivendo questo periodo come se stessimo tutti pregando e vivendo un periodo importante per entrambe le religioni, quella cristiana e quella musulmana. In 50 anni non ho mai visto il Ramadan senza il raggruppamento dei fratelli in moschea, luogo in cui la sera vanno a pregare tutti. Quest’anno purtroppo ciò si dovrà fare in casa. Una cosa molto straziante perché in questo mese sacro avremmo voluto essere uniti. Il digiuno lo faremo a casa e pregheremo Dioaffinché questo virus se ne vada il prima possibile. Io noto una forte coesione tra i popoli, tutti insieme a combattere questo male che tanto ci affligge e che ci deve portare a una maggiore unione tra religioni diverse, con il rispetto reciproco tra gli esseri umani”.