Abolizione pagamento 3° rata universitaria di maggio: la richiesta di “Orizzonte Italia” al Rettore Priolo

Abolizione pagamento 3° rata universitaria di maggio: la richiesta di “Orizzonte Italia” al Rettore Priolo

CATANIA – Arriva da “Orizzonte Italia“, associazione culturale-ricreativa Universitaria, la richiesta dell’abolizione del pagamento della terza rata universitaria del mese di maggio 2020, a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Nello specifico, vi riportiamo di seguito quanto si legge nella nota stampa inviataci dall’associazione, a firma del presidente Alessandro Milazzo, e indirizzata al Rettore dell’Ateneo catanese Francesco Priolo: “Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ed in particolare gli articoli 25, 26 e 27; vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n.630 del 3 febbraio 2020, recante ‘primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili’; viste le ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione civile e visti i decreti-legge del 2 marzo 2020, n. 9, dell’8 marzo 2020, n. 11, del 9 marzo 2020 n. 14 recanti ‘misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19’; visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante ‘misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19’; visto il decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante ‘misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19’; viste le misure adottate dal Consiglio dei Ministri e che tutte le attività didattiche frontali dell’Università di Catania sono sospese come misura di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Considerato che l’Ateneo ha adottato, in via precauzionale, le seguenti misure:

  • sospese le attività didattiche frontali di tutti i corsi di studio e tutte le attività didattiche speciali e integrative che si svolgono all’Università di Catania;
  • sospesi gli esami frontali di profitto e di laurea (lo svolgimento degli esami potrà essere effettuato in modalità a distanza);
  • per tutti gli studenti sono prorogati – senza attribuzione di mora – i termini di pagamento dei contributi previsti a maggio e giugno 2020. In particolare, il termine di pagamento della terza rata è prorogato al 30 maggio 2020; il termine di pagamento della quarta rata è prorogato al 30 giugno 2020.

Ravvisata la necessità di supportare tutti gli studenti e le famiglie,le quali sostengono gli studi degli stessi, con particolare riguardo a quelle che si trovano in stato di sofferenza economica, evidenziato ampiamente dai provvedimenti Ministeriali, data l’emergenza epidemiologica da virus Covid-19, l’abolizione della rata universitaria avrebbe un importante impatto nel bilancio familiare.

Considerato che l’importo spettante all’università avrebbe in tutte le famiglie sopracitate un importante risonanza socio-economica poiché potrebbe inficiare i fragili bilanci familiari determinando rischi di abbandono e/o allontanamento dagli studi. L’università come ente dal ruolo centrale nella vita culturale, si potrebbe allineare all’ottica di grande solidarietà che tutto il tessuto nazionale sta dimostrando con un gesto di grande risonanza sociale, edaldilà del messaggio, dimostrerebbe la sua stretta vicinanza alla vita ed ai bisogni di tutti gli allievi. Il riparto altresì, dopo attenta valutazione dell’ente, potrebbe anche interessare, a seguito del controllo degli organi deputati, anche solo le fasce degli studenti che per reddito sono più colpite dalle ripercussioni economiche dettate dalle misure di contenimento per il Covid-19; considerato che l’ente universitario a seguito della parziale chiusura delle attività didattiche e con l’espletamento delle stesse in modalità ‘da remoto’, ha realizzato un abbattimento dei costi delle utenze derivanti dai locali degli edifici universitari, costi relativi a conferenze, trasferte o derivanti dalle attività di tirocinio con materiali di consumo con particolare riguardo alle discipline sanitarie.

Sentiti i numerosi studenti che hanno suggerito la proposta, con iniziativa largamente condivisa, affidando alla nostra associazione tale argomento di primaria importanza,
gli associati e i rappresentanti in seno all’ateneo dell’associazione Orizzonte Italia, rappresentata dal Presidente in carica pro-tempore, chiedono l’abolizione della tassa universitaria del mese di maggio 2020 o 3º rata.

Certi della sensibilità che l’ente dimostrerà – conclude l’associazione – si ringraziano i numerosissimi amministrativi, collaboratori, professori ed organi di governo che a tutti i livelli e con grande spirito di abnegazione hanno garantito il diritto allo studio con le nuove forme espresse dalle linee guida ministeriali“.