Il Consiglio di Stato annulla l’ordinanza del sindaco De Luca: materie di competenza esclusiva dello Stato

Il Consiglio di Stato annulla l’ordinanza del sindaco De Luca: materie di competenza esclusiva dello Stato

MESSINA – Il Consiglio di Stato – “massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione pubblica (art. 100, co. 1, Cost.), con indipendenza garantita dalla Costituzione” fonte Treccani – ha bloccato l’ordinanza del sindaco di Messina, Cateno De Luca.

L’ordinanza sindacale del 5 aprile prevedeva che chiunque intendesse fare ingresso in Sicilia attraverso il porto di Messina, sia a piedi che a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto, fosse tenuto, almeno 48 ore prima dell’orario previsto di partenza, ad accedere al sistema di registrazione on-line www.sipassaacondizione.comune.messina.it, disponibile sul web e sulla pagina istituzionale del Comune di Messina.

Dopo aver eseguito le procedure di registrazione dei dati personali e inserito le motivazioni che lo spingevano ad attraversare lo Stretto, l’utente avrebbe dovuto attendere l’autorizzazione da parte del Comune.

Il Consiglio di Stato, invece, il 7 aprile ne ha disposto “l’annullamento straordinario a tutela dell’unità dell’ordinamento”. La Sezione ha in primo luogo ribadito (richiamando propri precedenti pareri: n. 1588 del 2010, n. 1675 del 2009, n. 1796 del 2008, n. 1707 del 2007, n. 1481 del 2006, n. 9771 del 2005, n. 1313 del 2003) la perdurante vigenza dell’istituto dell’annullamento straordinario degli atti degli enti locali, con riguardo alle materie riservate alla competenza esclusiva dello Stato, pur dopo la riforma del titolo V della Costituzione.

La Sezione ha evidenziato come in presenza di emergenze di carattere nazionale, pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, ci deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell’emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali.

Immagine di repertorio