Coronavirus, un cerotto come vaccino. La svolta degli scienziati USA con partner siciliani

Coronavirus, un cerotto come vaccino. La svolta degli scienziati USA con partner siciliani

PALERMO – Il Coronavirus continua a dilagare nel mondo, ma ciò non ferma di certo la ricerca di un vaccino contro il virus. Una svolta in tal senso potrebbe essere trovata nel lavoro dell’University of Pittsburgh School of Medicine, partner con l’Ismett di Palermo, la quale starebbe sperimentando un vaccino somministrato attraverso un cerotto.

Si tratterebbe, però, di un cerotto particolare. Sarebbe applicabile al braccio o alla spalla e agirebbe con 400 micropunture effettuate da piccolissimi aghi inseriti proprio sul cerotto, il quale avrebbe le dimensioni di un polpastrello. Il vaccino somministrato in questo modo particolare permetterebbe di sviluppare l’immunità al virus nel giro di 2 settimane.

Tra i ricercatori che stanno lavorando allo sviluppo di questo vaccino innovativo spiccano gli italiani Andrea Gambotto e Louis Falo di UPMC (University of Pittsburgh Medical Center).

Il gruppo di ricercatori sarebbe lo stesso che nel 2003 avrebbe realizzato il vaccino contro la SARS. Il punto di partenza per l’efficacia del vaccino sarebbe un particolare tipo di proteina, chiamata “Spike“. Non è ancora chiaro se tale proteina debba essere somministrata o bloccata per far sì che il Coronavirus venga sconfitto.

Immagine di repertorio